“Proust y las artes”: gli affreschi di Giotto nelle fotografie della Fototeca Supino, in mostra a Madrid

Il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid ha aperto le porte  il 4 marzo alla mostra Proust y las artes, visitabile fino all’8 giugno. 136 opere di varia natura - dipinti su tela e su tavola, sculture, libri, manoscritti, fotografie, disegni, abiti e tessuti – per esplorare il legame fra arte e letteratura nell'opera del grande scrittore francese. A impreziosire l’esposizione dedicata all’autore di Alla ricerca del tempo perduto, anche noto come La Recherche, due opere conservate nella Fototeca Supino della Biblioteca della Arti dell’Alma Mater: le riproduzioni fotografiche originali, realizzate nel 1865 da Carlo Naya, delle allegorie dei Vizi e delle Virtù dipinte da Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova.

Le quattro stampe all’albumina documentano due coppie di allegorie - la Speranza e la Disperazione, la Carità e l’Invidia - ripetutamente citate ne La Recherche fra le immagini artistiche fondamentali della cultura visiva di Marcel Proust. Come ricorda il narratore, le riproduzioni delle allegorie, dono di Charles Swann, decoravano la sua stanza di Combray. Durante il suo viaggio a Venezia nel 1900, inoltre, Proust si recò a Padova per ammirare dal vivo il ciclo pittorico di Giotto.

Curata da Fernando Checa, già direttore del Museo del Prado e grande conoscitore dell’opera di Proust, con la collaborazione della conservatrice di pittura antica del museo Dolores Delgado, la mostra si snoda attraverso nove sale, ognuna dedicata a un tema chiave del grande romanzo proustiano.

Le fotografie di Naya sono esposte nella sala 3 - dedicata al primo volume de La Recherche, Dalla parte di Swann – in dialogo con opere di Corot, Monet, Vermeer, Tissot e altri artisti che hanno influenzato l’orizzonte culturale e artistico del narratore.