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Sur les bords de la Camera

dal 20 al 22 Giugno 2002

Centro La Soffitta

Il Dipartimento di Musica e Spettacolo, a chiusura delle attività 2002 del Centro La Soffitta, presenta "Sur les bords de la Camera", a cura di Laura Vichi.

Il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna, a chiusura delle attività 2002 del Centro La Soffitta, presenta l'ultimo progetto cinematografico in programma, SUR LES BORDS DE LA CAMERA, a cura di Laura Vichi (20, 21 e 22 giugno 2002, ore 20.30 al cinema Lumière, via Pietralata 55/a a Bologna). Il progetto è realizzato in collaborazione con Cineteca del Comune di Bologna, Fonds Henri Storck (Bruxelles), Editions Yellow Now (Crisnée), Associazione Culturale Malombra (Bologna); con il contributo di CGRI (Commissariat Général aux Relations internationales de la Communauté française de Belgique), Vlaamse Gemeenschap e il patrocinio dell'Ambasciata del Belgio (Roma). Scrive Laura Vichi, curatrice di questo progetto: " Il filo rosso che unisce tutti i film di Sur les bords de la caméra, è lo sguardo di quattro maestri del cinema belga, di almeno due generazioni diverse, sulla società che li circonda; uno sguardo che si attua in forme diversissime, anche nell'ambito di uno stesso autore. Di Henri Storck, Sur les bords de la caméra (1932), che dà il nome alla rassegna, è un breve film "ai limiti della cinepresa", sia sul piano linguistico per l'assoluta sperimentazione attuata dal montaggio, ispirato ai collages e fotomontaggi dadaisti, sia sul piano del contenuto per l'analisi provocatoria dei valori della società occidentale. Ma il "cinema sociale" di Storck è un oggetto molto variegato: si va dalla denuncia propagandistico-informativa di "Les maison de la misère" al film educativo "Au carrefour de la vie" che, per il modo di trattare la delinquenza minorile, non può non far pensare, anche se con le dovute differenze, al Truffaut di I 400 colpi. (…) I due film di Charles Deukekeleire selezionati per la rassegna hanno entrambi al centro il fenomeno del pellegrinaggio ma segnano anche, sul piano formale, il passaggio da uno sperimentalismo d'ispirazione sociologica ad un "formalismo realista" che segna gran parte della successiva filmografia dell'autore. Di Luc de Heusch, etnologo, sociologo e cineasta del Nuovo Cinema, la rassegna propone, oltre al suo lungometraggio più apprezzato e premiato, Jeudi on chantera comme dimanche, anche uno studio sui gesti della nutrizione in Belgio (Les gestes du repas). Infine, di Raoul Servais, maestro del cinema d'animazione, la rassegna presenta tre cortometraggi che coniugano la vena fantasy tipica di tutta la sua produzione, ad uno sguardo fortemente polemico sul mondo contemporaneo."