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Prima che l'amore finisca

24 Maggio 2004

Aula G. Prodi, P.zza S. Giovanni in Monte 2

Unibocultura organizza un incontro con Raniero La Valle che presenterà il suo libro, una vivida testimonianza delle aspirazioni e vicende di un’epoca della nostra storia recente.

Lunedì 24 maggio ore 17.00 presso l'Aula G.Prodi Unibocultura organizza un incontro con Raniero La Valle che presenterà il suo libro Prima che l’amore finisca. Testimoni per un’altra storia possibile (Ponte alle Grazie 2003). Assieme all’autore interverranno Edmondo Berselli e Alberto Melloni. A fare gli onori di casa, Pier Ugo Calzolari.   Il libro è una vivida testimonianza delle aspirazioni e vicende di un’epoca della nostra storia recente che si snoda da un luogo geografico preciso, la città di Bologna. Qui ha sede l’"Avvenire d’Italia" il giornale che Raniero La Valle dirige dal 1961 al 1967 e che sarà punto di osservazione privilegiato della nuova direzione intrapresa dalla Chiesa con la convocazione Concilio Vaticano II da parte di Giovanni XXIII. Dai ricordi e dalle esperienze dell’autore, spiccano le figure di Papa Giovanni, i cardinali Lercaro e Montini, don Italo Mancini, il prete filosofo, Giuseppe Dossetti, padre della Costituzione, David Maria Turoldo, Ernesto Balducci, don Tonino Bello. E poi coloro che accompagnarono La Valle nella sua lunga stagione politica, da Berlinguer a Moro a Napoleoni. Raniero La Valle racconta tutto questo con un preciso scopo, quello di dire alle generazioni future e ai viventi, dirlo prima che l’amore finisca, che "c’è stato un momento in cui abbiamo sognato che si potessero affermare per tutte le persone e per tutte le nazioni diritti inviolabili, inalienabili, universali; un momento in cui è sembrato davvero che la storia del diritto e della pace arrivasse a uno dei suoi apici".   Raniero La Valle E' stato parlamentare della Repubblica per la Sinistra Indipendente dal 1976 al 1992. Ha diretto i quotidiani "il Popolo" e "L'Avvenire" negli anni del Concilio Vaticano II. Giornalista televisivo, ha raccontato con documentari e inchieste storie di Vietnam, Cambogia, Palestina, America Latina, i dialoghi fra le religioni e la marcia dei pacifisti a Sarajevo. In Parlamento è stato tra gli artefici della riforma sull’obiezione di coscienza. Ha diretto per quindici anni la rivista "Bozze". E’ stato giudice al Tribunale permanente dei Popoli. Attualmente è direttore di "VASTI, che cos’è umano?", scuola di ricerca e critica delle antropologie.