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Cosa significa essere cattolici oggi?

22 Febbraio 2005

Centro San Domenico, Piazza San Domenico

Incontro al San Domenico sulla forza del'identità cattolica e le vie che la Chiesa deve percorrere.

Oggi essere cristiani cattolici non costituisce più un forte segno di identità distintiva. Lo era una volta, non poi tanto lontana, quando dichiararsi cattolici significava credere in una certa fede e vivere secondo i precetti che essa insegna. Ma lo scenario di oggi è piuttosto diverso. La religione cattolica rimane tuttora una caratterizzante fondamentale della penisola che conta un numero di battezzati pari al 98%, ma ciò che è calato in modo molto evidente è il numero di coloro che realmente praticano la fede cattolica. La maggior parte degli italiani oggi vive la propria fede come una formalità e aumenta il numero dei disertori della chiesa, di gravidanze e matrimoni interrotti, o del consumo di anticoncezionali, per fare solo qualche esempio.  Per la chiesa, istituzione tra le più antiche e dal passato importante, questo è un duro colpo. Per discutere dell'incoerenza diffusa tra il dichiararsi cattolici e il comportarsi da tali il Centro San Domenico organizza per il prossimo 22 febbraio un incontro dal tema "L'arcipelago dei cattolici nell'Italia di oggi". Al dibattito parteciperanno il Prof. Antonio Maria Baggio, docente di Etica Sociale e Filosofia Politica, il vaticanista di Repubblica Marco Politi e il Prof. Stefano Zamagni, docente di Economia Politica all' Alma Mater. Cosa significa quindi oggi essere cattolici? Questa la domanda a cui i partecipanti cercheranno di dare risposta, mettendo a confronto le diverse vie che la chiesa sta percorrendo per tentare di  risolvere il problema. Una di queste potrebbe segnare la svolta modernista del cattolicesimo, con un avvicinamento all'esperienza concreta e contemporanea dei suoi credenti. E sono molti oggi quelli che credono in questo:  Don Vinicio, ad esempio,  che ha fondato la Comunità di Capodarco per disabili e autistici, o Padre Giuseppe Gliozzo che in Dicembre ha organizzato un incontro per lo scambio di auguri tra i gay cattolici, o ancora Padre Alex Zanotelli, tra i più instancabili organizzatori delle manifestazioni contro la guerra in Iraq. E gli esempi potrebbero moltiplicarsi. Non mancano però le critiche a questa svolta, che anzi sono numerose e aspre e vedono questo tentativo di allargarsi al sociale come la trasformazione della chiesa in una sorta di pronto soccorso per devianti, una metamorfosi che minerebbe la forza di guida istituzionale che essa continua ad avere per i "veri" cattolici. Il mondo diventa globale e sempre più veloce, lasciando indietro credo, ideologie, e valori. Le identità si frammentano e perdono punti di riferimento, mentre la religione cattolica si circonda di ambiguità e confusione. Il 22 Febbraio a partire dalle ore 21, "L'arcipelago dei cattolici" e il Centro San Domenico cercheranno di definire un quadro della situazione per capire se e come sia possibile ridare al cattolicesimo la sua funzione di guida per la maggior parte degli italiani. L'appuntamento è al Centro San Domenico, in Piazza San Domenico.