Logo d'ateneo Unibo Magazine

Mostra per data

Segnala un evento

Il servizio che permette di segnalare a UniboMagazine e alla Newsletter UniboCultura le iniziative culturali organizzate dall'Università di Bologna.

Il dolore perfetto di Ugo Riccarelli

18 Marzo 2005

Auditorium - Forlì

Il critico Giovanni Tesio presenterà Ugo Riccardi, autore di Il dolore perfetto, definito il Gabriel Garcia Marquez italiano.

Era atteso lo scorso gennaio ma Ugo Riccarelli, colpito dall’influenza, aveva dovuto, a fortiori, annullare l’incontro all’ultimo minuto. Il vincitore del Premio Strega 2004 ha voluto però mantenere il suo appuntamento con Forlì e venerdì 18 marzo alle ore 17 (all’Auditorium di Via Flavio Biondo 16) sarà l’atteso Ospite degli Incontri con l’Autore promossi dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Il dolore perfetto (edito da Mondadori) è il titolo del volume presentato, che è valso allo scrittore  il prestigioso riconoscimento dello Strega. A introdurre Riccarelli e a presentarne l’opera sarà il critico letterario Giovanni Tesio, de La Stampa-Tuttolibri. L’iniziativa è aperta a tutti, con ingresso libero e gratuito e, agli intervenuti sarà dato in omaggio il volume, sino ad esaurimento delle copie disponibili. Un romanzo corale, che attraversa la storia italiana da fine Ottocento alla seconda guerra mondiale, narrata attraverso le vicende e i destini di due famiglie - quella del Maestro e della vedova Bartoli e quella dei Bertorelli - che si incrociano nel piccolo borgo antico di Colle, in Toscana.  Piccole storie individuali di uomini e donne - ma anche di ideali risorgimentali, di amori e speranze, di desideri e dolori - si avvicendano in una grande saga popolare (erede della tradizione orale) al tempo magica,  illusoria e bizzarramente realistica, in un’atmosfera sospesa tra il sogno e la Storia che procede, tra i fumi delle ideologie, il sedicente progresso,   la crudeltà delle guerre. Ed è questa scrittura polifonica - sorretta da un ritmo narrativo  che avvicina e distanzia allo stesso tempo - a conferire al libro un tono epico e fantastico: non a caso, molti critici hanno avvicinato quest’opera di Riccarelli a Cent’anni di solitudine, il capolavoro di Gabriel Garcia Marquez, per quell’aura poetica che tutto avvolge e accompagna, in un percorso "reale e fiabesco" verso l’utopia, il non-luogo ove risiedono i sogni e le illusioni di dare un ordine alla vita. E quel  titolo, il dolore perfetto,  ritornello dolente che, nelle pagine, si ripete ben 19 volte, fa riferimento – in senso gaddiano -  alla consapevolezza che la sofferenza, così come la ricerca della felicità, fa parte della condizione umana. E’, secondo Riccarelli un dolore interiore, più che fisico,  quel  senso di inadeguatezza che dà ai protagonisti la forza di andare avanti. Un dolore che offre una possibilità di conoscenza: perché questo è il senso della letteratura. Ugo Riccarelli, nato a Ciriè (Torino) da famiglia toscana, vive e lavora a Roma. Prima de Il dolore perfetto, ha pubblicato Le scarpe appese al cuore (1995), Un uomo che forse si chiamava Schultz (1998, premio Selezione Campiello), Stramonio (2000) e L’angelo di Coppi (2001).