Giornata internazionale sulle zoonosi e le malattie trasmesse da alimenti

Chi non ha mai desiderato un piatto di spaghetti o un buon panino da mangiare insieme ad un amico? Vi siete mai chiesti cosa si nasconde dietro una pietanza succulenta? Ci sono dei killer in agguato. Astuti ed invisibili all’occhio umano, batteri e microrganismi potrebbero annidarsi in alimenti non conservati bene o non cucinati nel migliore dei modi. Gli alimenti freschi, lasciati a se stessi, vanno facilmente incontro ad alterazione dei caratteri organolettici, cioè odore, sapore, colore, consistenza  e spesso diventano non commestibili. L'uomo fin dall'antichità si è reso conto di ciò e, pur non conoscendone le cause, ha cercato, con mezzi più o meno rudimentali, di conservare il più a lungo possibile i vari alimenti a disposizione. Ormai sappiamo che responsabili delle alterazioni sono soprattutto i microrganismi. Il problema della contaminazione biologica è sempre attuale nei paesi in via di sviluppo, dove le condizioni igieniche lasciano molto a desiderare. Da noi e in tutti i paesi industrializzati, le migliori condizioni di vita, le conoscenze scientifiche, l'impiego di adeguati sistemi di conservazione anche a livello domestico, hanno diminuito molto il problema della contaminazione e soprattutto dello sviluppo microbico. Tuttavia non si può abbassare la guardia ed è per questo che il 24 maggio è stata istituita la giornata internazionale sulle zoonosi e le malattie trasmesse da alimenti. Per quest’anno si terrà un convegno presso la Facoltà di Medicina Veterinaria, ad Ozzano Emilia dalle ore 9 alle 17, organizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica Pubblica Veterinaria e Patologia Animale, dal Centro mediterraneo per il controllo delle zoonosi di Atene e dall’Organizzazione Mondiale della sanità (WHO). Numerosi saranno i contributi di istituti all’avanguardia nella ricerca, come la FAO, l’Istituto Superiore di Sanità e gli istituti zooprofilattici sperimentali. Non solo quindi informazioni, ricerche e punti di vista sulle malattie trasmesse da alimenti, ma anche sulla zoonosi, definita come "malattia e infezione naturalmente trasmessa tra animali vertebrati e l’uomo". L'interesse per le zoonosi ha portato ad un ampliamento delle conoscenze ed ha spinto ad approfondire anche alcuni aspetti socio-economici. In questa ottica, si è arrivati a proporre un allargamento della definizione di zoonosi: "danno alla salute e/o qualità della vita umana causato da relazione con (altri) animali vertebrati, o invertebrati commestibili o tossici". Se si accetta questa definizione, in aggiunta alle classiche malattie trasmissibili, vengono considerate zoonosi anche le malattie allergiche da contatto con animali o da ingestione di alimenti di origine animale, le malattie da sostanze chimiche (es. antibiotici) presenti negli alimenti di origine animale, i traumi (calci, morsicature ecc.), le malattie derivanti da morsi di serpente o da punture di artropodi, le malattie da inquinamento animale (sporcizia, rumore, sovraffollamento) e da sostanze chimiche usate per gli animali. Il problema delle zoonosi tocca vari ambiti – dalla medicina umana a quella veterinaria – ed è per questo che, in vista di una gestione mondiale del problema – il convegno porterà a confronto strategie d’azione relative ai settori della sanità pubblica, dell’agricoltura e dell’ambiente.  Un approccio interdisciplinare per una presa di coscienza globale.