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Centro studi La Peermanenza del Classico

dal 29 Settembre al 1 Ottobre 2005

Aula Magna di Santa Lucia

L’immaginario scientifico dei classici sarà l’oggetto del prossimo convegno internazionale che nel corso di tre giorni esplorerà la concezione greca e latina di biologia, chimica, politica, economia, medicina, architettura, astronomia e robotica.

C’era chi come Seneca pensava che la conoscenza fosse il bene, e l’ignoranza il male. "Quid ergo est bonum? Rerum scientia. Quid malum est? Rerum imperitia", scriveva il filosofo latino all’amico Lucilio. E c’era chi come Cicerone annoverava la conoscenza delle cose (buone e cattive questa volta) tra le doti di un buon governante. Ma che cos’era la scienza per i classici? Se ne discuterà in un convegno internazionale a Bologna, dal 29 settembre al 1 ottobre, in Aula Magna di Santa Lucia, organizzato dal centro studi La Permanenza del classico del Dipartimento di Filologia Classica e medievale. La tre giorni affronterà diversi rami del sapere e della conoscenza chiamando a raccolta ospiti di grande rilievo, studiosi, scienziati, filosofi. Il compito di aprire la prima giornata spetterà a George Steiner dell’Università di Cambridge. Quindi due sessioni: la prima presieduta da Gian Biagio Conte che indagherà la biologia in Platone, Aristotele, Galeno e la chimica in Lucrezio con interventi di Mario Vegetti, Edoardo Boncinelli, Ivano Dionigi e Vincenzo Balzani. Nel pomeriggio sarà la volta di politica ed economia di cui parleranno Luciano Canfora, Carlo Galli, Elio Lo Cascio e Paolo Onofri, in una sessione presieduta da Mario Citroni. Il giorno successivo sarà la volta della medicina di Ippocrate di cui tratteranno gli interventi di Luciana Angeletti e Giorgio Cosmacini e dell’architettura di Vitruvio con cui si confronteranno Filippo Coarelli e Francesco Dal Co. Alla sessione del mattino presieduta da Paolo Fedeli, seguirà quella del pomeriggio in cui, sotto la direzione dei lavori di Leopoldo Gamberane, si esplorerà l’astronomia da Cicerone a Manilio, con Wolfang Hubner e Giovanni Bignami e la robotica di Erone con Giuseppe Cambiano e Paolo Dario. La giornata conclusiva di sabato sarà invece dedicata alla presentazione del progetto di ateneo Antichità classica e linguaggi della scienza, prima della tavola rotonda finale presieduta da Paolo Rossi in cui sono previsti gli interventi di Enrico Bellone, Massimo Cacciari, Andrea Giardina e Carlo Alberto Redi.