Ma liberaci dal male

L’abbattersi di una tempesta come il prodursi di un terremoto, il diffondersi di una epidemia o la paura di attacchi nel cuore della città: angosce che ci camminano sottopelle, amplificate dallo sconcerto causato dall’insospettata impotenza della società ipertecnologica ed opulenta. Il male si presenta più subdolo ed orrendo, nel millennio appena cominciato, perché sembra prodursi nonostante, non a causa di, e lascia senza risorse previsibili una umanità costretta ad abbandonare l’Olimpo di una scontata intangibilità. Se fuggire nell’irrazionale sembra la sola risorsa per salvare l’illusione che ci vuole, singoli e gruppi dell’emisfero giusto, eletti a vivere una vita diversa e migliore, un umanesimo che collochi tutti nella comune dimora della creazione invita a  coniugare prevenzione e comportamenti solidali. Su questi temi, si concentrerà giovedì 3 novembre alle 21, nel Salone Bolognini della Biblioteca Monumentale di San Domenico (piazza San Domenico 13), "...ma liberaci dal male". Il titolo dell’incontro, tratto dalla più celebre preghiera di Gesù, per il credente vertice crocefisso dell’agire assieme nel mondo di umano e divino, non vuole invitare ad irrisione o fatalismo: il male si moltiplica, diviene tentazione e condanna, quando la rabbia, l’impotenza, il senso d’abbandono distruggono le risorse dell’umano. La preghiera invoca, invece, energie, umiltà e fede per reagire, coi mezzi che abbiamo e con quelli che sapremo trovare, alle tragedia dell’esistere perché il male non ci travolga nella condizione precaria che in canti forse più onesti chiamavamo "lacrimarum valle". Senza fuggire la vita: le menti e le mani, le forze della solidarietà e l’intelligenza nell’uso delle risorse, sono già esaudimento, anche se solo parziale, della preghiera che Gesù insegnava ai suoi perché sfuggissero la tentazione. Al dibattito, introdotto da Marco Savioli, parteciperanno Enzo Boschi, Presidente Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma, e Francesco Chiodo, Direttore Istituto Malattie Infettive dell’Università di Bologna. Boschi, laureato in Fisica a Bologna nel 1968, dal 1975 è Professore Ordinario di Sismologia presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna. Francesco Chiod, laureatosi sempre a Bologna nel ‘66/’67 è invece professore Ordinario di Malattie Infettive dal 1990.