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Università e società civile: autonomia e responsabilità

dal 17 al 19 Maggio 2006

Cappella Farnese, San Giovanni in Monte, Facoltà di Lingue

Un convegno internazionale, organizzato da Alma Mater, Centro internazionale per l’impegno civico e Università di Denver alternerà relazioni e case studies

Incomincerà il 17 maggio (ore 16.30) in cappella Farnese la tre giorni dedicata all’istruzione superiore e al suo rapporto con la società civile. Veramente corposo il programma e ampia la prospettiva: dal ruolo degli atenei nei processi di pace tra Israele e Palestina alla Cooperazione internazionale nell’Africa subsahariana, dal futuro del ‘Bologna Process’ al tema della governance nel mondo della globalizzazione. E ancora la neutralità degli atenei nei forum di discussione sui conflitti, lo sviluppo di tematiche quali identità, libertà e interculturalità. Dopo i saluti del Rettore Pier Ugo Calzolari e del Prorettore dell’Università di Denver Gregg Kvistad, del Sindaco Sergio Cofferati e dei rappresentati del sindaco di Denver John J. Sie e Anna Maglione Sie, di Nora Dempsey (Console generale degli Stati Uniti) e del prof. Alberto Destro (Preside della Facoltà di Lingue e Letterature straniere) prenderà il via la Conferenza. L’apertura dei lavori sarà affidata al pro Rettore per le Relazioni Internazionali Roberto Grandi e alle organizzatrici del convegno Giovanna Franci, Roberta Waldbaum, Sheila Wright. La mattina successiva (ore 9) in aula Prodi (Piazza San Giovanni in Monte 2) una sessione plenaria moderata dal prof. Fabio Rovesi Monaco Presidente dell’Osservatorio Magna Charta e vedrà succedersi gli interventi di Andris Barblan, Roberto Grandi, Ved Nanda e Gilberto Capano. "The end(s) of Human Rights sarà invece il titolo di un’altra sessione di interventi, presieduta da Vita Fortunati. Quindi 4 sessioni in parallelo. Una in aula Prodi, in piazza San Giovanni in Monte (moderata da Deana Ahmad), un’altra in Sala Convegni (a Lingue, via Cartoleria 5) presieduta da Christina Kreps. E altre due, sempre a Lingue, coordinate da Dario Braga e Terri-jo Woellner. "Transposing the Axes of Difference: the Humanitiese in the Post-human Era" è invece il titolo del secondo keynote speech, di Rosi Braidotti (Utrecht), moderatada Annamaria Tagliavini. Ancora quattro sessioni in parallelo che saranno coordinate da Roberto Scazzieri (in Aula Prodi), Lucia Rossi (Sala Convegni, via Cartolerie 5), Louann Haarman (Aula V, via Cartolerie 5) e Romana Zacchi (Aula VI, via Cartolerie 5). In parallelo anche l’apertura della giornata del 19 maggio che nelle stesse location ha in calendario sessioni moderate da Elena Lamberti, GianMario Anselmi, Dennis Wittmer e Franco Minganti. Quindi la presentazione di alcuni progetti, tra cui Last Minute Market, Tolerance, Human Rights Film Festival, Harambe, Nuove Povertà-Nuove Solidarietà, in una sessione presieduta da Antonio Genovese. A seguire, il terzokeynote speech su "Educazione e Governance in un contesto globale", di Kumi Naidoo (South Africa). Chiude la giornata, prima del Concerto della cappella Artemisia nel chiostro di Santa Cristina (via del Piombo 5), una tavola rotonda (sempre in Aula Prodi) a cui partecipano Giovanna Franci, Justin Frosini, Gregg Kvistad, Andrea Segrè, Roberta Waldbaum, Benedetto Zacchiroli e Margaret Brose. Durante il convegno, che gode anche del patrocinio di Comune, Regione, Provincia e Consolato Americano, e la sponsorizzazione della Fondazione Carisbo, sarà possibile visitare la Mostra di manifesti sulla Pace nel chiostro del Dipartimento di Storia ( a cura del C.D.M.P.I). Le sessioni plenarie saranno fornite di traduzione simultanea.