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30 Maggio 2006
Aula Absidale di Santa Lucia
Nato a Parigi da genitori viennesi nel 1929 ed emigrato negli Stati Uniti in seguito alle leggi razziali, George Steiner è una delle figure di primo piano a livello internazionale nel campo della critica. La sua è una personalità eccezionale, spesso provocatoria, che ha partorito una numerosissima serie di saggi e studi di grande valore, pubblicati dagli anni cinquanta a oggi. Molti i temi toccati: dalla linguistica all’etica, dalla teoria della traduzione alla letteratura, dalle arti figurative alla scienza. A Steiner, che ha ricoperto cattedre prestigiose di Extraordinary Fellow presso il Churchill College di Cambridge e di letteratura Comparata presso l’Università di Ginevra, ora l’Università di Bologna conferisce la laurea ad honorem in Linguistica italiana e civiltà letterarie. Alla cerimonia, che si terrà martedì 30 maggio alle ore 17.30 presso l’ Aula Absidale di Santa Lucia Via de’ Chiari, 25, parteciperanno il Rettore, Pier Ugo Calzolari, e il Preside della Facoltà di Lettere, Giuseppe Sassatelli. L’interesse primario della ricerca di Steiner, comune a tutte le sue opere, è l’importanza dell’atto della lettura-interpretazione. Il suo messaggio è un'aperta dichiarazione di "profession de foi" nel linguaggio contro le dottrine suicide della rovina del senso come la Decostruzione. Esempi celebri della sua poetica sono per esempio "The Death of Tragedy" del 1960, "Language and Silence. Essays on Language, Literature, and the Inhuman", del 1967, e "After Babel" del 1975, che è probabilmente la sua opera più monumentale. In essa Steiner offre un’ampia indagine nei campi della linguistica e della traduzione. Partendo da una domanda apparentemente semplice - "Perché gli uomini parlano tante lingue?" - Steiner procede in una critica penetrante sugli approcci linguistici e filosofici agli "speech acts", per pervenire a una più adeguata concezione del linguaggio e del processo di traduzione, così centrale alla comunicazione.