Il servizio che permette di segnalare a UniboMagazine e alla Newsletter UniboCultura le iniziative culturali organizzate dall'Università di Bologna.
20 Giugno 2006
Café de la Paix
Dalla Terra di Nod a Ovest dell’Eden. Per la prima volta in italiano, arriva un’antologia del poeta fiammingo Ben Cami (1920-2004). Il testo, edito da Bohumil per la traduzione di Jean Robey, sarà presentato martedì 20 giugno 2006 (ore 18.30) presso il Café de la Paix (via Collegio di Spagna, 5). Oltre al traduttore interverranno Anne Cami, e i docenti di lingua e letteratura nederlandese dell’Università di Bologna Tina Montone e Herman van der Heide. Ben Cami, che ha fatto parte dell’avanguardia belga del secondo dopoguerra, ha uno stile sperimentale così particolare che solo verso la fine della sua esistenza è stato compreso appieno e apprezzato da critici e lettori, fino ad ottenere il prestigioso premio letterario Herman Gorter nel 1999. Il volume in uscita propone alcuni dei testi più significativi dell’opera di Ben Cami, e tocca i temi a lui più cari. Il lettore scopre a poco a poco un verso alto e maestoso, un’inquietudine sensuale e dominata dalla materia, una critica sociale decisa e intensa, hanno convinto i critici a riservargli un posto tra "i grandi". La Terra di Nod scritta a ridosso del secondo conflitto mondiale, e pubblicata nel 1954, ha uno stile che richiama la Genesi. I temi portanti dell’opera sono mitici ma quotidiani, ed emerge la volontà dell’autore di opporsi alla società, sia del passato sia attuale. A ovest dell’Eden consacra invece Ben Cami tra gli autori contemporanei più autorevoli; qui il poeta ritrova la sua vena più profonda: tutto in lui risulta forte e di rara purezza: l’amore, il dolore, la denuncia. Si può ripetere per Cami quanto scriveva, pensando a sé, il "padre" del Novecento poetico fiammingo, Karel van de Woestijne: "Prendi Omero, prendi Eschilo, prendi Kalidasa, prendi Victor Hugo, prendi Gorter. Questi sono poeti plastici, e se mai giungono nel loro verso ad una alta espressione sonora, è soltanto perché sono dei buoni facitori di versi. Essi creano: cioè la natura parla loro in immagini; i loro stati d’animo portano in loro ricordi di serate, e di fiori appassiti, e di una mattina con una torre e con alberi alti all’orizzonte. Questi poeti non diventano mai popolari, perché non sono mai immediatamente simpatici." La presentazione de La terra di Nod è promossa da Bohumil edizioni in collaborazione con l'Università di Bologna (Sezione di Filologia Germanica e Lingue e Letterature Germaniche "Riccardo Rizza" del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne).