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Videoart Yearbook 2006

dal 12 al 14 Luglio 2006

Chiostro di Santa Cristina

Tre serate per esplorare le direttrici della videoarte contemporanea.

Il settore arte contemporanea del Dipartimento delle Arti Visive dell’Università di Bologna organizza una prima rassegna annuale della migliore produzione videoartistica nazionale, detta «Videoart Yearbook 2006». A tale scopo verranno visionate le opere video prodotte dal settembre scorso fino a questo giugno, con una certa tolleranza, nella prima edizione, nei confronti di opere anteriori che risultino di particolare rilevanza, sia nella carriera dell’autore che nella storia del mezzo. Non ci sono limiti di tecnica, purché i vari materiali possano essere riversati in sequenze di circa due ore ciascuna, da proiettare su maxi-schermo, in tre serate, previste nelle date di mercoledì 12, giovedì 13 e venerdì 14 luglio (ore 22), nella sede del Dipartimento, il Complesso di Santa Cristina a Bologna (piazza Giorgio Morandi, 2). Date le modalità di presentazione dei materiali, non si potranno prendere in esame video-installazioni o comunque opere richiedenti  proiezioni multiple. I diversi video verranno accorpati in tre lunghe sequenze, di un’ora e mezza ciascuna, secondo criteri a cura degli organizzatori, ispirati comunque a offrire una larga immagine delle varie possibilità tecniche e stilistiche consentite dal mezzo, giocando quindi più su ben calcolati contrasti che per filoni omogenei. La videoarte contemporanea procede infatti su numerose direttrici, si va dal brano documentario e quasi di taglio sociologico alla visione fantastica che si spinge fino nei territori della fantascienza; c’è l’attenzione esasperata agli aspetti del corpo e delle sue manifestazioni, così come la proposta di argute trovate di sapore concettuale. E accanto alla ripresa dal vero è sempre più diffuso anche il ricorso alle tecniche di animazione, col che si ritrova uno dei motivi più interessanti dell’attuale stagione, la sfida tra il ricorso ai più avanzati e sofisticati mezzi tecnologici e invece il recupero di una manualità abile e suggestiva. Sarà cura degli organizzatori accompagnare la programmazione delle tre serate con opportuni materiali critici e didattici, volti a una sintetica presentazione dei singoli autori e dei loro prodotti. Non si esclude l’eventualità che il tutto possa sfociare in seguito in un catalogo a stampa, cioè in un vero e proprio annuario. Nell’occasione vale la pena di ricordare uno straordinario primato spettante a Bologna, che fu forse la prima città al mondo a installare, nel gennaio 1970, in occasione della mostra omonima «Gennaio 70», un sistema di monitor a circuito chiuso in cui venne consentito di visionare numerosi pezzi di videoarte, soprattutto di artisti dell’Arte povera, direttamente registrati su nastro magnetico o nei loro studi o in esterni di loro scelta. L’appuntamento, promosso dal Dipartimento di Arti Visive dell’Università di Bologna, rientra nel cartellone di «Bé – Bologna Estate». Ingresso libero. Informazioni: infoarte@alma.unibo.it www.artivisive.unibo.it/vyb