Il servizio che permette di segnalare a UniboMagazine e alla Newsletter UniboCultura le iniziative culturali organizzate dall'Università di Bologna.
dal 12 al 14 Settembre 2006
Aula Magna di Santa Lucia
400 studiosi delle più prestigiose Università italiane e straniere saranno a Bologna, dal 12 al 14 settembre, per il 25esimo anno della fondazione della Società italiana di Scienza politica (Sisp). "E’ il riconoscimento della rilevanza scientifica e numerica dei politologi bolognesi", spiega la professoressa Francesca Zannotti direttore del Dipartimento di Organizzazione e Sistema Politico (Dosp) dell’Alma Mater Studiorum. A Bologna si concentra infatti il 23% dei 126 docenti di scienze politiche italiani: un numero che rende possibile confronti alla pari con i più grandi centri di ricerca internazionali. Il convegno, ospitato ogni anno da una diversa sede universitaria, sarà aperto il 12 settembre alle ore 17 presso l’Aula Magna dell’Ateneo di Santa Lucia (via Castiglione 36) con la tavola rotonda: "La democrazia in Italia: una transizione permanente?" alla quale interverranno i professori Ilvo Diamanti, Marc Lazar, Renato Mannheimer, Angelo Panebianco, e Domenico Fisichella. "Un titolo volutamente aperto", afferma Giorgio Freddi, decano della Sisp e moderatore del dibattito. Al centro del confronto verrà infatti posto un ampio spettro di tematiche: i rapporti tra la democrazia italiana e quella degli altri paesi occidentali; il fallimento del bipolarirsmo; le nuove forme di partecipazione civile estranee ai circuiti della politica; e la debolezza dei cambiamenti istituzionali nostrani, che faticano a trovare una conferma a livello normativo. La tavola rotonda sarà uno dei momenti d’apertura verso il pubblico dei non addetti ai lavori. Un’apertura che proseguirà anche il 13 settembre alle 17 presso l’Aula Absidale, quando il professor Gianfranco Pasquino terrà la lezione magistrale sul tema "Parlamento e Governo nell’Italia contemporanea". La parte più teorica e specialistica del convegno si nutrirà invece di 70 workshops, ospitati nelle aule della facoltà di Scienze politiche. "Vi prenderanno parte molti giovani ricercatori, segno che per la prima volta la scienza della politica italiana è molto forte, al pari con quella maturata negli altri grandi paesi occidentali", conclude il prof. Angelo Panebianco.