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Dentro le septarie. Ricordando Stenone, Aldrovandi, Leonardo

dal 16 Settembre al 22 Ottobre 2006

Musei Capellini e Bombicci

Dai fanghi marini di un lontano passato forme misteriose, fossili prigionieri, trame cristalline. In mostra dal 16 settembre al  22 ottobre.

Cosa sono le septarie? Sono corpi globulari che si trovano dentro strati argillosi o sabbiosi. Comprendere come si formano, per concrezionamento centrifugo a partire da un nucleo di organismo fossile, significa svelare importanti questiti della geologia. E anche ammirare le diverse composizioni minerarie che formano figure tanto strane quanto affascinanti. Cinquecento esemplari di septarie provenienti dalla collezione di Giancarlo Emiliani saranno esposte nei due musei universitari. Di questo si compone l'esposizione a carattere didattico promossa in collaborazione dal Museo geologico Giovanni Capellini (via Zamboni 63) e dal Museo di mineralogia Luigi Bombicci, (Piazza di Porta San Donato 1 ) che storicamente possiedono collezioni ottocentesche di septarie. E' stato Emiliani, "raccoglitore illuminato", come lo definisce il prof. Gianluigi Felice  - a proporre di mettere in mostra al pubblico la propria collezione di septarie. "E questo - prosegue - ci ha permesso anche di mettere in luce i nostri tesori". Si comincia quindi dal museo di Mineralogia con un percorso che parte dal resto del mondo per arrivare proprio a Bologna. "Accanto alle septarie sono esposti i disegni di un'artista dell'Istituto d'arte Jessica Betti che, rispettando la tradizione dei musei dell'Ottocento - spiega Felice - ha rappresentato gli oggetti in mostra".    Se al Museo Bombicci l'accento è soprautto sulle formazioni cristalline, quelle fossili si trovano dall'altra parte della strada al Museo Cappellini. Qui si parte dalle origini anche etimologiche della parola. "Septarie è un termine dotto - racconta il prof. GianBattista Vai - che deriva dal latino septum cioè setto".  Già Aldrovandi raffigura e descrive le septarie come Marmor figuris Mathematicis naturaliter exaratum ovvero calcare naturalmente raggrinzito secondo figure matematiche.  Ma nel suo Museum Metallicum Aldrovandi riporta tutte le possibili ragioni di formazione delle septarie da quelle magiche a quelle astrali fino a quelle naturali. Solo Leonardo prima di Steno (di cui ricorre quest'anno il 350 anniversario) intuisce quali siano gli "ingredienti" delle septarie e in che modo un corpo solido possa essere contenuto dentro un altro corpo solido naturalmente cioè senza interventi miracolosi o magici. L’appuntamento, di sicuro interesse per chi opera nel settore, è strutturato in modo da incuriosire anche coloro che non sanno nulla su questo mondo. Per questo sono organizzate una serie di visite guidate per i ragazzi delle scuole. Dal 16 settembre al 22 ottobre 2006. L’ingresso gratuito. Il pieghevole con il programma, le attività e gli orari sono disponibili e scaricabili dai siti dei Musei: http://www.geomin.unibo.it/ e http://www.museocapellini.org/