Museo Geologico Giovanni Capellini

La cattura e lo stoccaggio della CO2, realizzata mediante le tecnologie mature attualmente disponibili, è una delle poche soluzioni per continuare a utilizzare fonti fossili di energia (finché ce n’è…). Tra le possibilità disponibili, lo stoccaggio geologico della CO2 è, attualmente, quello che ha le migliori probabilità di riuscita in quanto utilizza giacimenti di carbone, petrolio e gas in via di esaurimento e acquiferi salini profondi. Questo tipo di stoccaggio ha già al suo attivo alcuni importanti esperimenti, come ad esempio quello del campo di gas "Sleipner West" al largo della costa Norvegese, dove da 10 anni viene immessa CO2, come fluido supercritico, e ne viene monitorato il comportamento. Tuttavia, esiste ancora una grave lacuna di conoscenza sulle conseguenze dell’immagazzinamento di questo gas effetto serra nel sottosuolo che dovrà essere colmata nel più breve tempo possibile, come nel più breve tempo possibile, dovrà comunque essere individuata una nuova strategia per un consumo energetico sostenibile. Potenzialità e limiti del ricorso alla geologia per lo stoccaggio della CO2 saranno oggetto della conferenza che la prof.ssa Rossella Capozzi terrà presso il Museo Geologico Capellini (via Zamboni 63) sabato 23 settembre 2006 alle ore 18. Il suo intervento, intitolato "La geologia aiuta a sequestrare la CO2", concluderà l’apertura straordinaria del museo capellini realizzata nell’ambito de "Il sabato del Capellini – Godiamoci la scienza". L’iniziativa, giunta alla quarta edizione, consentirà visite guidate alla sede espositiva a partire dalle ore 15. Nella stessa giornata lo staff del Museo preparerà inoltre una caccia al tesoro rivolta ai ragazzi in età scolare nelle sale del Museo. Per partecipare è obbligatorio iscriversi presso l’Aula didattica  (tel. 051 2094593 / 2094555 dal 18/9/06). Tutte le manifestazioni sono gratuite.