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Bologna, caput innovationis

dal 2 al 5 Ottobre 2006

Facoltà di Economia

39 corsisti di tutto il mondo a scuola di trasferimento tecnologico. Per capire come rilanciare l’economia introducendo nuovi saperi.

"Technology transfer and innovation: techniques and tools", alias "Trasferimento tecnologico e innovazione: tecniche e strumenti": è questo il titolo del training course che vedrà Bologna al centro di una cinque giorni interamente dedicata ad argomenti cruciali in un periodo storico così fortemente oscurato dalle incertezze dell'economia globale. Ma che cosa si intende per trasferimento tecnologico e innovazione? Si tratta di due argomenti complementari che riguardano la possibilità di rivitalizzare i sistemi economici attraverso la condivisione con le imprese di competenze frutto della ricerca accademica e la conseguente introduzione di nuovi prodotti e metodi innovativi volti a rilanciare i sistemi produttivi stessi, rendendoli in grado di competere con le economie più avanzate. Ad affrontare le delicate tematiche da varie prospettive saranno, dal 2 al 6 ottobre prossimi, cinque speakers d'eccezione, ivi compresa l'ideatrice e promotrice del corso, Miretta Giacometti, docente di Economia dell'Innovazione presso la Facoltà di Economia dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna nonché responsabile dell'I.L.O. UETP ALMA MATER  d'Ateneo. Accanto a lei, Gillian McFadzean direttrice del Technology Research Services dell'Università Heriot-Watt di Edimburgo, Scozia; Magnus Klofsten, dell'Università di Linköping in Svezia, direttore del Centre for Innovation and Entrepreneurhip e responsabile del programma ENP per lo sviluppo dell'imprenditorialità negli studenti e ricercatori, Richard Reeves, da un anno ex direttore in pensione del R&D Management Centre dell’Università di Cranfield nel Regno Unito; e Heinz Fiedler, presidente dello SPICE Group, che riunisce  esperti in Parchi Scientifici e Centri di Innovazione operanti in tutto il mondo. Nonostante le numerose richieste, avranno l'opportunità di partecipare attivamente ai 5 seminari solo 39 corsisti provenienti da tutto il mondo, dalla Tailandia alla Malesia al Portogallo alla Latvia all'Italia,tra i quali sono 4 fortunati tra studenti e laureandi selezionati sulla base del loro curriculum.