Logo d'ateneo Unibo Magazine

Mostra per data

Segnala un evento

Il servizio che permette di segnalare a UniboMagazine e alla Newsletter UniboCultura le iniziative culturali organizzate dall'Università di Bologna.

Collegio di Cina

dal 5 al 6 Ottobre 2006

Cappela Farnese e Aula Absidale

Dal quadro istituzionale tra Italia e Cina all’analisi dei case study. Due giorni per comprendere meglio gli orizzonti commerciali con il gigante asiatico.

Quali sono i regimi e le tutele della proprietà intellettuale in Cina? La risposta nel convegno di due giorni che si terrà a Bologna i prossimi 5 e 6 ottobre. Nella giornata inaugurale, ospitata nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio in Piazza Maggiore 6, due saranno le tematiche discusse: nella sessione mattutina si introdurrà il quadro del dialogo istituzionale, mentre nella sessione pomeridiana si affronteranno più in dettaglio gli ultimi sviluppi della normativa cinese in materia di proprietà intellettuale.Nelle due sessioni della seconda giornata, ospitata nell’Aula absidale di Santa Lucia in via de’ Chiari 25/a, si affronterà invece la questione delle contraffazioni e dei possibili sviluppi commerciali. Il congresso sarà concluso dall’esposizione di alcuni case study, legati alle vicissitudini di soggetti imprenditoriali italiani e stranieri.Obiettivo principale del convegno, promosso dall’Associazione Collegio di Cina, è la ricostruzione di un quadro aggiornato e dettagliato sugli aspetti normativi e istituzionali più rilevanti in materia. In particolare il seminario internazionale farà il punto sugli accordi e le intese introdotte dopo l’ingresso della Cina nel Wto. Si affronterà la questione delle attività di contraffazione e degli strumenti di tutela, tema questo tradizionalmente al centro delle preoccupazioni delle imprese europee operanti in Cina. Ci si propone, inoltre, di aprire prospettive nuove per una materia che generalmente viene confinata all’aspetto patologico delle contraffazioni, mentre è in realtà componente di una realtà in rapido sviluppo che presto aprirà nuove frontiere commerciali per le nostre esportazioni.