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Pagina personale di Christoph Markschies (tedesco)

5 Ottobre 2006

Sala Ulisse

Il teologo Christoph Markschies spiegherà la pratica dell’"incubazione" nel mondo antico e la sua adozione in ambito cristiano.

Christoph Markschies, teologo protestante e studioso di letteratura e storia del cristianesimo antico è, dal gennaio del 2006, anche il Rettore (si tratta del più giovane rettore di università in Germania) della Humboldt- Universitat di Berlino. Sarà lui il relatore della conferenza, ospitata dall’Accademia delle Scienze (Sala Ulisse, via Zamboni 31), giovedì 5 ottobre a partire dalle ore 16,30. L’incontro avrà per tema la pratica dell'"incubazione" nel mondo antico e la sua adozione in ambito cristiano. Si tratta della consuetudine di portare malati o persone bisognose di aiuto a dormire nel tempio o nel santuario per propiziarne la guarigione, spesso tramite un sogno. Il prof. Markschies, tra i suoi vari progetti di ricerca, è impegnato infatti in una vasta indagine con archeologi, storici e storici della medicina su "Salvezza e guarigione nell'antichità" ("Heil un Heilung in der Antike"). La conferenza del prof. Markschies inaugura il secondo ciclo di incontri del "Seminario Bolognese di Letteratura Cristiana Antica" (SBLCA), costituito nel 2005 presso il Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale come punto di raccordo della giovane ricerca nel settore. Christoph Johannes Markschies (nato a Berlino nel 1962) ha studiato teologia evangelica, filologia classica e filosofia a Marburgo, Gerusalemme, Monaco e Tubinga. Membro ordinario, fra l’altro, della Accademia delle Scienze di Berlino e Brandenburgo è inoltre l’editore della celebre collana di testi greci cristiani ("Die griechischen christlichen Schriftsteller") creata da Adolf von Harnack col sostegno di Theodor Mommsen e di altri eminenti filologi tedeschi del primo Novecento. I suoi interessi scientifici spaziano dalla letteratura cristiana antica alla storia del pensiero teologico e filosofico nell’antichità, dall’archeologia alla storia della cultura. Ha dedicato, in particolare, importanti contributi allo studio dello gnosticismo e degli autori della scuola alessandrina, in special modo Origene. Fra le sue numerose pubblicazioni si segnalano: Valentinus Gnosticus? Untersuchungen zur valentinianischen Gnosis, mit einem Kommentar zu den Fragmenten Valentins (Tübingen 1992); Ambrosius von Mailand und die Trinitätstheologie (Tübingen 1995); Zwischen den Welten wandern. Strukturen des antiken Christentums (Frankfurt 1997, II ed. 2001); Die Gnosis (München 2001); Das antike Christentum. Frömmigkeit, Lebensformen, Institutionen (München 2006). La sua opera è stata tradotta in varie lingue (inglese, spagnolo, giapponese, ceco). In italiano è disponibile: In cammino tra due mondi: strutture del cristianesimo antico (Milano 2003). Un curriculum pienissimo che è ancora di più un primato vista la giovane età di Christoph Markschies. Il giornale tedesco Die Zeit ha recentemente parlato di lui come di una specie di bambino-prodigio dell’accademia. Uno che è sempre stato il più giovane di tutti, dalla prima classe delle elementari alla maturità, come professore ordinario a Jena, come membro della Berlin-Brandenburgische Akademie der Wissenschaften e come vincitore del Premio Leibniz, il più alto riconoscimento scientifico della Germania. "Essere il più giovane è una posizione magnifica" ha dichiarato con entusiasmo Markschies, ben consapevole di quanto la sua età giovi alla carriera: si viene sottovalutati, si possono fare domande e ricevere consigli. "E nessuno si aspetta che si lasci tutto come prima".