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"Lezioni" di paesaggio italiano alla National Gallery di Washington

5 Novembre 2006

Sarà la professoressa Anna Ottani Cavina a tenere la lezione inaugurale del ciclo di Lecture che il museo americano dedica allo studioso Sydney Freedberg.

Si affaccia sulla Constitution Avenue di Washington. Due edifici e un corridoio sotterraneo che li collega.  Il più antico dei due, inaugurato nel 1941, è stato progettato da John Russell Pope e ha l'aspetto di un grande complesso neoclassico nel suo rivestimento in marmo rosa. All’interno tesori di arte antica, arte moderna, bronzi ed arti decorative che portano, tra gli altri, la firma di Georges Braque, Mary Cassatt, Paul Cézanne, Giorgio De Chirico, Edgar Degas, Leonardo, fra Filippo Lippi, Amedeo Modigliani, Claude Monet, Pablo Picasso, Camille Pissarro, Jackson Pollock, Raffaello, Rembrandt, Pieter Paul Rubens, Vincent Van Gogh, Jan Vermeer. L’ identikit è della National Gallery, l’unico museo pubblico statunitense, nato nel 1937 per decisione del Congresso americano che approvava la donazione avanzata da Andrew W. Mellon, uno degli uomini più ricchi al mondo. Ogni anno il museo apre la propria stagione invernale con una serie di incontri dedicati allo studioso Sydney J. Freedberg. Sono appunto le" Sydney J. Freedberg Lecture on Italian Art". A tenere quest’anno una dal titolo Moderntity is old: the landscape of Italy as seen by the painters of early nineteenth century, il prossimo 5 novembre, sarà la professoressa Anna Ottani Cavina, docente del Dipartimento di Arti Visive dell’Università di Bologna.