Violenza alle donne: anche Bologna partecipa alla giornata mondiale

2 gennaio 2005, Milano. Luigia Mambretti, 63 anni, viene uccisa con un colpo di pistola dal marito, che poi si suicida. Quattro gennaio 2005, Cassino. Clara Bevilacqua, 30 anni, è uccisa per sbaglio con arma da fuoco dai colpi diretti a Monia Salvatore, 25 anni, ex fidanzata dell’aggressore. Dodici gennaio 2005, Martina Franca. Felicia Semeraro, 32 anni, è uccisa a martellate dal suo convivente per gelosi. E l’elenco potrebbe continuare a lungo. Riempie infatti diverse pagine quello compilato raccogliendo gli episodi di violenza sulle donne documentati nel 2005 dalla stampa italiana. Un dato che non sorprende dal momento che un’indagine curata da Eures e Ansa nel 2005 su "L’omicidio volontario in Italia", testimonia che in sette casi su dieci la vittima è una donna e in otto su dieci l’autore è un uomo. Il tema della violenza delle donne sarà al centro di una giornata mondiale il prossimo 25 novembre, quando anche a Bologna partirà una rassegna culturale di due giorni intitolata "Violenza illustrata". Per due giorni, coordinati dalla Casa delle donne per non subire violenza, Cappella e Sala Farnese di Palazzo d’Accursio diventeranno teatro di esperimenti artistici di denuncia contro le violenze alle donne. Due in particolare le iniziative in programma: la mostra "Testimoni silenziose", dedicata al ricordo delle donne e dei minori vittime di padri, mariti ed ex compagni; e il ciclo di videoproiezioni "Women in revolt", che raccoglierà i migliori lavori video ispirati alla ribellione femminile. La mostra e le proiezioni prenderanno il via sabato 25 novembre alle 20.30 all’interno di una serata a cui daranno il loro contributo le rappresentanti di tutte le istituzioni che hanno patrocinato l’iniziativa, tra cui il Comitato Pari Opportunità dell'Università di Bologna. Video, reading e conferenze proseguiranno poi anche domenica sera, sempre a partire dalle 20.30.