Logo d'ateneo Unibo Magazine
Home Agenda eventi 2006 Tv di strada: territori della comunicazione dal basso e della partecipazione

Mostra per data

Segnala un evento

Il servizio che permette di segnalare a UniboMagazine e alla Newsletter UniboCultura le iniziative culturali organizzate dall'Università di Bologna.

Tv di strada: territori della comunicazione dal basso e della partecipazione

30 Novembre 2006

Aula C - Via Zamboni 34

Le Tv di strada possono diventare nuovi centri di aggregazione territoriale e democrazia partecipata? Operatori e studiosi del settore si incontreranno per delineare le prospettive di questo nuovo media.

Ci saranno molte delle principali Tv di strada operanti in Italia e ci sarà il filosofo Bifo, uno dei teorici del movimento. Accadrà giovedì 30 novembre 2006 nel corso di "Tv di strada: territori della comunicazione dal basso e della partecipazione", il convegno promosso dall’Associazione Comunicaree (Aree Comuni), dal Dipartimento di Discipline Storiche, dalla Scuola di Dottorato in "Storia d'Europa: Identità collettive, Cittadinanza e Territorio nell'Età Moderna e Contemporanea" e dai Corsi di Laurea in Scienze Geografiche e Geografia e processi territoriali. L’incontro, ospitato nell’Aula C di via Zamboni 34 (ore 14.30) prende spunto dalla presentazione del numero 152 della rivista Inchiesta, dedicato alla "Storia e geografia delle tv di strada in Italia", per dare la possibilità ad alcune delle principali esperienze di tv di strada di 'raccontarsi' con l'intenzione di generare un dibattito propositivo su quelle che sono le principali problematiche del fenomeno oggi: si spazierà dal problema legislativo e della regolamentazione dell’etere al tema dei canali distributivi dei materiali video, dell'integrazione con la rete Internet, dei linguaggi specifici del medium ecc. Ci si chiederà se e come le tv di strada e le forme di comunicazione dal basso possano essere strumenti in grado di sviluppare e aiutare processi di territorializzazione, di riscoperta delle dinamiche comunitarie e della cittadinanza attiva a partire dalle periferie delle nostre città, dai piccoli paesi, dalle scuole, ecc. evidenziando nuove geografie della comunicazione e della partecipazione.