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Il ritratto di Klaus Huber

12 Dicembre 2006

Laboratori Dms

I ritratti musicali promossi dal Cimes disegnano nell’appuntamento conclusivo del ciclo il profilo di Klaus Huber, il compositore svizzero che ha aperto le strade alle avanguardie europee.

Con la giornata dedicata al compositore svizzero Klaus Huber si conclude il progetto Ritratti, a cura di Giuseppina La Face Bianconi e Paolo Cecchi per "Cimes laboratori per la città", dedicato a tre compositori di rilievo del Novecento: Jonathan Harvey, Bruno Bettinelli e Klaus Huber. L’appuntamento, a ingresso libero, è per martedì 12 dicembre 2006 ai Laboratori DMS Auditorium (via Azzo Gardino 65/a). Dopo la conferenza condotta da Andrea Lanza (ore 15), l’omaggio del Cimes alla figura di Klaus Huber culmina nel concerto serale. A partire dalle 18, Annamaria Morini, flauto; Stefano Malferrari, pianoforte; Yoichi Sugiyama, direttore e il FontanaMIX ensemble eseguiranno un programma composto da Pierre Boulez, Dérive prima versione per sei strumenti (1984) e Incises, per pianoforte (1994-2001); Bruno Bettinelli Studio da concerto, per flauto (1977); Klaus Huber Schattenblätter per clarinetto basso, violoncello e pianoforte (1975); Ein Hauch von Unzeit I (Plainte sur la perte de la réflexion musicale), per flauto (1972); Franco Donatoni , Arpège, per sei strumenti (1986). Nato in Svizzera nel 1924, Klaus Huber va annoverato tra i compositori del dopoguerra che hanno percorso un itinerario personale e appartato dalle principali tendenze dell’avanguardia europea, giungendo però ad esiti artistici assai significativi. Gran parte delle partiture di Huber sono caratterizzate da una pronunciata densità strutturale, da brusche opposizioni tra zone ricche di cromatismi e sparse rimembranze diatonico-tonali, e da un’organizzazione del tempo musicale  complessa e assai flessibile. Le due opere in programma rappresentano con chiarezza tali tendenze: significativo ascoltarle accanto a due partiture di Pierre Boulez, compositore distante da Huber nei postulati estetici e negli esiti espressivi e costruttivi. Nel corso del concerto verrà anche eseguita Arpège, una delle opere più significative del Donatoni "virtuositico" degli anni ’80, e lo Studio da concerto per flauto di Bruno Bettinelli, che testimonia l’attenzione del compositore milanese per le tecniche più innovative di scrittura per quello strumento. Per informazioni: CIMES c/o Laboratori DMS; via Azzo Gardino 65/a, BO- tel.051. 2092413/400

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