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Sito di Stefano Cammelli

11 Aprile 2006

San Domenico

Incontro con Stefano Cammelli, Riccardo Cristiano e Alberto Melloni.

Martedì 11 aprile p.v., alle ore 21, nel Salone Bolognini della Biblioteca Monumentale del Convento San Domenico, Stefano Cammelli, docente di Storia Contemporanea all’Università di Bologna, Riccardo Cristiano, vaticanista Rai, e Alberto Melloni, docente di Storia Contemporanea, Università di Modena–Reggio Emilia, animeranno l’incontro intitolato "Sotto la mano di Dio - Siria ed Iran tra religioni e società". Siria ed Iran. Due aspetti dell’Oriente, che alcuni chiamano medio (ma allora - se il Vietnam è l’estremo - noi siamo il vicino) e che altri chiamano vicino, prochain, poiché, comunque lo si consideri, c’è prossimo in tutti i sensi del termine. Due Paesi che non godono di buona stampa, due culture e due storie di cui, in realtà, non sappiamo niente. La Siria dai mille volti, là dove Giovanni Paolo II ha pregato in Moschea: terra da cui vengono le più antiche testimonianze della liturgia cristiana, trasmesse dalle comunità di Damasco ed Antiochia a Paolo di Tarso e da lui consegnate alla Chiesa di sempre, villaggi in cui si parla ancora aramaico, si leggono omelie di vescovi santificati prima che i cristiani si sperdessero ad occidente e che dalle piste infuocate dell’Est venisse un nuovo messaggio. L’Iran delle affermazioni senza capacità di dubbio, ma anche delle voci in dialogo con le radici profonde della fede e con le altre culture. Destino scritto nella storia e nella geografia di una nazione islamica che non parla l’arabo ma il farsi. Terre su cui gettare uno sguardo curioso, come all’interno di vecchi palazzi del centro, prima che passino le ruspe del profitto a svellere tutto o grugnisca con la voce del più forte la retorica che espropria in nome del progresso. Stefano Cammelli, che insegna "Colonialismo e turismo" come materia di Storia Contemporanea e dirige "Viaggi di cultura" (un'organizzazione di turismo culturale specializzata in viaggi in Oriente), parlerà dei suoi tour in Siria, delle comunità cristiane che vivono da secoli fra minareti e campanili e delle tante persone, di diversa fede o confessione, che ancora parlano di Gesù come di un lontano parente. Riccardo Cristiano, vaticanista RAI, presenterà la figura di Ali Shari‘ati (1933-1977), filosofo iraniano perseguitato ed inviso ad ogni fazione politica o religiosa al tempo dello scià, all’origine di un interessantissimo percorso ideale: l’inculturazione nel pensiero islamico di categorie proprie del pensiero religioso del cattolico Massignon, che accentua le convergenze abramiche dei tre monoteismi, dell’esistenzialismo, che indica il diritto dell’uomo a farsi protagonista del proprio destino, dell’umanesimo, del marxismo e di quel terzomondismo che lo ha affascinato nella lettura de "I dannati della terra" di Fanon. Stefano Cammelli ha pubblicato con il Mulino Il minareto di Gesù (2005). Di Riccardo Cristiano Jouvence ha appena pubblicato Tra lo scià e Khomeini. Un’utopia soppressa. Entrambi i volumi saranno presentati nel corso della serata. La conferenza, che si inserisce nel calendario dei Martedì di San Domenico, è a ingresso è libero.