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Storia e ambiente

dal 21 al 24 Settembre 2006

Bologna

Una kermesse di quattro giorni esplorerà la lunga storia di contaminazioni tra la storia e l'ambiente. Bologna come punto di partenza di un lungo excursus dalla climatologia alla letteratura. 

Bologna e il suo ambiente formano un’unica storia. La città, punto di passaggio tra Est e Ovest e tra Nord e Sud, si candidò sin dal Medioevo al ruolo di snodo culturale europeo catalizzando le menti di studenti da tutto il continente. Intellettuali che diventavano anche bocche da sfamare e che Bologna coccolò sfruttando in maniera sapiente le sue campagne, terreni fertili per l’agricoltura. Questo connubio tra storia e ambiente rende Bologna il luogo ideale per ospitare un festival chiamato a esplorare gli intrecci che in ogni dove e in ogni tempo si sono venuti a formare tra la storia dell'uomo e gli ambienti attraversati e vissuti. Bologna, dunque, come punto di partenza per raccontare sotto ogni prospettiva la relazione tra la storia della società, l’ambiente ed il clima: il progressivo dispiegarsi dell’uomo nella natura, la vicenda dei mutamenti climatici con le loro conseguenze sulla vita dei singoli e delle collettività, la trasformazione dei luoghi in ambienti adeguati al vivere e al produrre delle comunità umane, l’eterno confronto tra l’imporsi incontrollato degli elementi e la loro sottomissione alle esigenze della civilizzazione. La rassegna, intitolata "Storia e ambiente" e promossa dal Consorzio Università e Città, sarà ospitata in diversi luoghi di Bologna e della sua Università dal 21 al 24 settembre 2006. Tre i filoni principali seguiti dalla kermesse: una lunga carrellata di riflessioni storiche, una finestra sulla cinematografia e un’ampia parentesi sulla ristorazione. Binari questi ultimi tre dai quali si dipartiranno molteplici divagazioni sul tema. Ci si affaccerà alla geologia per guardare nel passato più remoto, si chiederà aiuto alla chimica per recuperare gli stimoli dati dalla scienza all’agricoltura, e si busserà alla porte dell’arte per scoprire le interpretazioni del paesaggio lasciate da fotografi, pittori e scultori. E poi, come detto, il cinema, con un percorso rivolto all’Italia del ‘900 e un percorso dedicato alla fantascienza. E, infine, la ristorazione, per rivivere la secolare sfida tra i locali cittadini, portata avanti sul terreno del gusto, ma anche su quello della convivialità. "Perché - spiega Angelo Varni, docente di storia e organizzatore dell'iniziativa, in un'intervista a Il Corriere della Sera - il lavoro dello storico è proprio quello di riuscire a fare capire che il problema dell'ambiente è complesso, tiene dentro tante cose, e che solo partendo da lontano e da più punti di prospettiva si possono avere delle risposte per il futuro". La varietà degli eventi, la ricchezza dei dibattiti, la profondità delle riflessioni, la spettacolarizzazione delle interpretazioni avrà come matrice comune la consapevolezza che, solo sfogliando con serena coscienza critica il libro del nostro passato, potremo dialogare costruttivamente con l’ambiente dove siamo immersi e tentare di costruire per le future generazioni un rinnovato equilibrio tra il territorio e l’uso che l’umanità deve e può farne. Il programma della manifestazione è già online nel sito di "Storia e ambiente".