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Dipartimento delle Arti Visive

dal 11 Giugno al 9 Luglio 2007

Complesso di Santa Cristina, Aula 2

Inaugura lunedì 11 giugno a Santa Cristina la mostra dedicata alle stazioni di servizio Agip che sorsero in tutta Italia negli anni del boom economico: icone della seconda modernità che presto divennero parte integrante del paesaggio del nostro Paese

Si possono incontrare ancora oggi, viaggiando lontano dalle città, magari lungo una privinciale che taglia la pianura. Sono costruzioni moderne, dalle linee decise, certo provate dal passare degli decenni, ma ancora assolutamente riconoscibili nel loro design unico e ormai storico. L'immagine della stazione di servizio Agip, simbolo della motorizzazione e del boom economico degli anni '50 e '60, è oggi considerata un'icona della seconda modernità italiana. Commissionato dall'allora presidente dell'Eni Enrico Mattei all'architetto Mario Bacciocchi, il progetto di questo luogo standardizzato, tinto di un giallo squillante e contraddistinto dall'immagine del cane-sputafuoco a sei zampe, si diffuse rapidamente per tutta l'Italia, nelle sue tredici versioni, differenziate solo per dimensioni e modalità d'arredo. Nel momento di maggiore diffusione delle stazioni, durante i primi anni '60, gli uffici di progettazione dell'Eni arrivano a realizzarne fino a quattrocento all'anno: punti di sosta e di rifornimento che accompagnano i primi viaggi automobilistici degli italiani e diventano rapidamente parte integrante del paesaggio della nuova modernità. Le testimonianze visive di queste icone pop del secondo dopoguerra sono state ricercate e analizzate dalla giovane studiosa tedesca Dorothea Deschermeier, che per la propria tesi di dottorato, sotto la guida di Mario Lupano e Pier Paola Penzo, ha preso in esame progetti, schizzi e fotografie. Il risultato di questa ricerca diventa ora una mostra. "Boom Boom. I carburanti della modernità" è infatti il titolo dell'esposizione che sarà inaugurata lunedì 11 giugno, alle ore 17, presso l'Aula 2 del Complesso di Santa Cristina (Piazzetta Morandi, 2), nella sede della Scuola di Specializzazione in Storia dell'Arte. La mostra, realizzata in collaborazione con l'Archivio Storico del Gruppo Eni e della sua responsabile dott.ssa Lucia Nardi e con l'appoggio del dott. Giuseppe Accorinti, dell'arch. Giordano Bacciocchi e del dott. Vincenzo Gandolfi, resterà aperta, ad ingresso libero, fino al 9 luglio: dal lunedì al venerdi, dalle 9 alle 19.