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Workshop internazionale sulla "(Ri)costruzione politica" in Medioriente

dal 14 al 15 Giugno 2007

Aula Gershevitch, Palazzo del Seminario della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali di Ravenna

Il Palazzo del Seminario di Ravenna ospiterà un workshop internazionale di due giorni su delicati temi mediorientali, fra la guerra, il post bellico e il ripristino delle istituzioni civili, dal titolo "(Ri)costruzione politica" in Libano, Iraq e Palestina

Emergency, Medici senza frontiere, Croce Rossa , Mezzaluna Rossa Internazionale: questi sono solo i nomi più noti delle tante ONG presenti sui campi di battaglia di tutto il mondo, finalizzate al sostegno umanitario. La polveriera dei territori mediorientali è mediaticamente nota ogni giorno nei servizi dei nostri tg, sulle prime pagine dei nostri quotidiani, per i disordini interni ed esterni che si agitano fra le diverse frange della popolazione. La copertura dei media su questi eventi sembra non essere mai sufficiente: la necessità di saperne di più, di travalicare il punto di vista europeo, risulta esponenzialmente crescente, soprattutto nelle nuove generazioni. Presso l'Aula Gershevitch del Palazzo del Seminario della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali di Ravenna (via Oberdan n.1), si terrà un workshop internazionale di due giorni incentrato proprio sulla discussione critica della cosìdetta "Questione Mediorientale". "(Ri)costruzione politica. Società civile e cooperazione nelle società mediorientali: Libano, Iraq e Palestina" è il nome del seminario organizzato dalla sede di Ravenna della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università di Bologna, che avrà luogo nelle giornate di giovedì 14, a partire dalle ore 9.30, e venerdì 15 giugno. La tavola rotonda è organizzata in varie sessioni di lavoro, ognuna della quali spazierà su una problematica diversa sviluppatasi nei territori mediorientali. Le tematiche affrontate saranno approcciate soprattutto dal punto di vista sociale, in quanto i numerosi cambiamenti attuali sono avvenuti maggiormente grazie a forme di comunicazione dal basso, che non grazie a forme di potere ufficiale. I processi di costruzione e ricostruzione delle istituzioni civili, dello Stato di Diritto sono tematiche calde che saranno ridiscusse nel contesto mediorientale, proponendo magari anche spunti di riflessione inerenti la qualità dello Stato di Diritto Occidentale. Questo workshop internazionale non si propone semplicemente come un seminario critico delle politiche adottate nelle zone mediorientali, bensì come una tavola di discussione partecipativa, di critica costruttiva, volta a mettere in luce anche i fenomeni di nicchia che rimangono spesso nascosti nelle analisi delle macrocategorie sociali nel Medioriente. Sarà discusso il ruolo di comunicazione dal centro alle periferie svolto dalle donne nella cornice libica, iraqena e  palestinese: diverse frange della popolazione, differenti per status, religione, collocazione territoriale, sono state messe in moto da un processo di networking attuato proprio dalla fascia femminile della popolazione. Il ruolo delle ONG nei territori "a rischio" verrà analizzato alla luce delle politiche di cooperazione, dei problemi relativi agli interventi psicologici nelle società dilaniate dalla guerra. Attualmente processi di democratizzazione e di autodeterminazine dei popoli subiscono il ritardo della creazione di istituzioni riconosciute all'interno delle comunità civili, colpite dal lutto della guerriglia interna. Una politica reale di avvicinamento all'Oriente, se attuata mettendo in secondo piano la costruzione di istituzioni economiche e dando la precedenza a quelle civili, potrebbe essere il punto di partenza della (ri)democratizzazione e del (ri)pensamento delle istituzioni civili e di comunicazione non solo in Medio Oriente, ma anche in Occidente. Questo workshop, che ospiterà esperti provenienti dalle più differenti realtà geopolitiche,come Wadih Al -Asmar, del movimento SOLIDA di Beirut (Soutien aux LIbanais Deyenus Arbitrairement), si offre come spunto per queste riflessioni mediorientali e transnazionali. Questo evento non avrebbe mai potuto vedere la luce senza il Patrocinio del Ministero degli  Affari Esteri, della Fondazione Flaminia, del Corso di Laurea Specialistica in Cooperazione Internazionale, regolazione e tutela dei diritti e dei beni etno-culturali di Ravenna e del Centro per gli Studi Costituzionali, le culture, i diritti e le democrazione dell'Europa, dell'Eurasia e del Mediterraneo. Inoltre, per la realizzazione di questa tavola rotonda, hanno dato il loro supporto il Dipartimento di Politica, Istutuzioni, Storia di Bologna, la sezione regionale dell'IsIAO (Istituto Italiano per l'Africa e L'Oriente), il dott. Gustavo Gozzi e la dott.ssa Annalisa Furia della segreteria Scientifica, e la dott.ssa Carla Rossi della Fondazione Flaminia di Ravenna.

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