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Ravenna e Samarcanda nuovi siti del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO

dal 29 al 30 Giugno 2007

Aula Bovini del Dipartimento di Archeologia e Sala d'Attorre, Ravenna

La nomina a Patrimonio Mondiale dell'UNESCO di Ravenna e Samarcanda viene celebrata da una serie di eventi organizzati dall'Università di Bologna e dal Dipartimento di Archeologia

Attualmente l'Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti riconsciuti dall'UNESCO nella lista dei Patrimoni dell'Umanità. Secondo la Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale, culturale e naturale, un accordo a base internazionale adottato nel  1972, per patrimonio culturale si intende "un monumento, un gruppo di edifici o un sito di valore storico, estetico, archeologico, scientifico, etnologico o antropologico." Ora ai quaranta siti italiani, fra patrimonio culturale e naturale riconosciuti dall'UNESCO, vanno ad aggiungersi come Patrimonio Mondiale anche i centri di Ravenna e Samarcanda. Un riconoscimento di rilevante pregio quello conferito a queste due città, già note a livello internazionale per le ricchezze storiche e culturali lasciate dalle antiche civiltà che le avevano scelte per l'espansione e l'accrescimento dei loro regni. L'Università di Bologna e il Dipartimento di Archelogia (sede di Ravenna), hanno collaborato insieme per celebrare questo riconoscimento con una conferenza-evento dal titolo "Ravenna e Samarcanda. Da antiche capitali del passato  alla nomina nel Patrimonio Mondiale dell 'UNESCO." Il convegno si terrà venerdì 29 giugno alle ore 15.30 presso l'Aula Bovini del Dipartimento di Archeologia di Ravenna (via San Vitale n.28-30). Il programma dell'evento prevede un ciclo di conferenze che esploreranno le città di Ravenna e Samarcanda sia dal punto di vista della gestione dei beni culturali sia dal punto di vista metropolitano. A sottolineare l'importanza del convegno interverranno personalità accademiche dell'Università di Bologna ma anche di profilo internazionale come il prof. S. Pidaev dell'Istituto di Archeologia e Accademia delle Scienze dell'Uzbekistan. E le celebrazioni continuano anche il giorno seguente, sabato 30 giugno (ore 9,30), con una tavola rotonda dal titolo "Ravenna e Samarcanda, antiche capitali imperiali e nuove opportunità di crescita. Dal patrimonio allo sviluppo". L'evento, che avrà luogo a Ravenna, presso la Sala d'Attorre (Via Ponte Marino n. 2, Ravenna), coordinata dal prof. Maurizio Tosi, docente presso il Dipartimento di Archeologia dell'Alma Mater, vedrà la partecipazioe di importanti personalità istituzionali ed accademiche, tra cui anche l'Ambasciatore dell'Uzbekistan in Italia Rustam Kurganbaev e i presidi delle facoltà di Conservazione dei Beni Culturali Antonio Panaino e di Lettere e Filosofia Giuseppe Sassatelli.