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Dietro le quinte della tua città

25 Novembre 2007

Palazzo Re Enzo

Torna per il quinto anno consecutivo, la giornata nazionale di raccolta fondi promossa dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, realizzata in collaborazione con Telecom Progetto Italia e patrocinata da Unibo. Tra le iniziative anche una conferenza su Giorgio Morandi di Marco Antonio Bazzocchi.

La quinta edizione di "Dietro le quinte della tua città" avrà luogo nei teatri, nelle sedi museali e nei palazzi più prestigiosi di quaranta città italiane, dove studiosi e relatori del mondo della cultura e dello spettacolo racconteranno storie di personaggi del nostro passato più o meno lontano e del nostro presente. La storia di ogni città è infatti legata alla vita dei suoi cittadini: personaggi noti e meno noti intrecciano da sempre passioni e ambizioni, nobili ideali e curiosità intellettuali. Uomini e donne che hanno lasciato traccia di sé nella storia delle loro città: a Bologna domenica 25 novembre alle ore 11 presso Palazzo Re Enzo, due importanti storici dell’arte contemporanea, Marco Antonio Bazzocchi e Luigi Ficacci, analizzeranno due argomenti specifici legati alle opere del pittore Giorgio Morandi: i due studiosi parleranno rispettivamente di "Morandi tra Cinema e Letteratura" e "Forma e Storia di una Conchiglia". In occasione di "Dietro le quinte" sette capolavori di Giorgio Morandi, solitamente custoditi in una collezione privata italiana, saranno eccezionalmente esposti per la prima volta a Bologna e per un solo giorno al Museo Morandi.  Considerato uno dei maestri del Novecento, Morandi nasce a Bologna nel 1890 e si diploma all’Accademia di Belle Arti nel 1913. Dopo una stagione metafisica, coincidente con il periodo della guerra, negli anni ’20 le sue opere si fanno più plastiche: comincia l’epoca delle nature morte, a cui si deve la fama dell’artista.  I soggetti delle sue opere sono quasi sempre oggetti comuni, quali vasi, bottiglie, caffettiere, fiori, che, posizionati su un tavolo, diventano i veri protagonisti della scena. E il nome di Morandi si accompagna presto a un vero stile di vita, a una posizione filosofica sul mondo e sulle cose. Giorgio Morandi ha saputo circondarsi fin dalla giovinezza di persone colte e intellettualmente positive. Se i suoi primi amici si chiamavano Osvaldo Licini, Severo Pozzati e i fratelli Giuseppe e Mario Bacchelli, nel 1917 si lega a Giuseppe Raimondi per conoscere, in seguito, Ottone Rosai, Vincenzo Cardarelli e altri intellettuali toscani del gruppo romano "La Ronda". Incontra poi De Chirico e Carrà, attraverso i quali entrerà in contatto con altri artisti del gruppo "Valori Plastici", tra cui Arturo Martini. Nel 1920 si stringono i suoi rapporti con Leo Longanesi mentre è del ’34 l’incontro con Roberto Longhi, arrivato a Bologna per ricoprire la cattedra di Storia dell’Arte all’Università di Bologna. Attraverso Longhi e Argan viene rapidamente conosciuto dall’ambiente intellettuale romano e in tutta Italia figure di intellettuali, collezionisti e galleristi da Lamberto Vitali a Pietro Feroldi fino a giungere a Montale e Ungaretti  incominciano a stimare sempre più l’arte di Morandi e a farsene portavoce instancabili. Gli amici bolognesi, oltre al sempre presente Giuseppe Raimondi, sono alcuni intellettuali che appartengono al mondo della storia dell’arte: Cesare Gnudi e i più giovani Francesco Arcangeli e Alberto Graziani a cui si uniscono nelle loro visite bolognesi altri studiosi come Carlo  Ludovico Ragghianti e Antonello Trombadori. Questo era l’ambiente di Morandi, quella cerchia di intellettuali fedeli e appassionati che formarono la sua fortuna critica e che lo sostennero in ogni occasione: una raffinata élite culturale a cui progressivamente si unirono personalità straniere dalle quali arrivarono importanti riconoscimenti pubblici e le mostre che, in pochi anni si moltiplicarono, sia in Italia che all’estero. Dopo l’incontro visita al Museo Morandi dove si potranno ammirare sette opere, provenienti da una collezione privata, eccezionalmente esposte per un giorno in occasione di "Dietro le quinte della tua città", presso la Sala Ottagonale del Museo. Info: 02.43998332

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