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La passione secondo Giovanni di Johann Sebastian Bach

9 Dicembre 2007

Aula Magna Santa Lucia. Ore 21

Una collaborazione tra Collegium Musicum e Teatro Comunale.

Nell’ambito delle iniziative raccolte nel programma de "L’altro Comunale", AnticaMente Bologna, domenica 9 dicembre presso l’Aula Magna di Santa Lucia (ore 21,00) il maestro Roberto Polastri dirigerà La Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni di Johann Sebastian Bach, uno dei capolavori assoluti della musica religiosa di tutti i tempi. Il concerto, organizzato dal Teatro Comunale di Bologna in collaborazione con l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, prevede la partecipazione del Coro da Camera del Collegium Musicum Almae Matris (maestro del coro David Winton) che andrà ad aggiungersi all’Orchestra e al Coro del Teatro Comunale di Bologna (maestro del coro Paolo Vero). Solisti della Passione saranno un gruppo di specialisti bachiani, Richard Edgard-Wilson (Evangelista e Tenore), Gillian Ramm (soprano), José Maria Lo Monaco (contralto), Henry Waddington (Pilato, Pietro), Simon Kirkbride (Gesù). La Passione secondo Giovanni fu eseguita per la prima volta nella Chiesa di San Nicola a Lipsia il giorno di Venerdì Santo del 1724. Era tradizione consolidata nella confessione luterana quella di celebrare durante la Settimana Santa la storia della Passione di Gesù Cristo in forma di grande oratorio. Alcuni momenti vengono isolati: l’ultima cena, il tradimento e l’arresto, il giudizio di Pilato, la morte e la deposizione. Il tenore che interpreta la parte dell’Evangelista racconta in stile di recitativo direttamente il testo del Vangelo di Giovanni, e spesso la narrazione si allarga ad un dialogo con i personaggi più importanti. Indimenticabile l’aureola sonora di sublime calma con cui parla Gesù. Il testo evangelico viene poi commentato nelle arie dei solisti, dove l’invenzione musicale serviva a dare una chiave di lettura contemporanea agli avvenimenti narrati. Altro punto di collegamento fondamentale con il pubblico erano le meditazioni dei corali, dove Bach riprendeva parole e melodie altrui e le armonizzava in modo originale, dando la possibilità a tutta la comunità dei fedeli di immedesimarsi ancora di più nell’azione sacra. Ingresso libero. Info: collegium@unibo.it