Dipartimento di Economia e Ingegneria Agrarie

Giovedì 8 maggio alle ore 11,30, Stefano Manservisi (Direttore Generale, Commissione Europea Direzione Generale per lo Sviluppo e i Rapporti con i Paesi di Africa, Caraibi e Pacifico) inaugurerà il XXIII ciclo del Dottorato di ricerca in "Cooperazione Internazionale e Politiche per lo Sviluppo Sostenibile" con una lectio magistralis dal titolo "La politica di sviluppo come nuova sfida all'integrazione europea". L'incontro si svolgerà presso la Sala VIII Centenario dell'Università di Bologna (Via Zamboni, 33) alla presenza del Rettore dell'Alma Mater Pier Ugo Calzolari, e del Pro-rettore per le Relazioni Internazionali Roberto Grandi. "Tale occasione sarà un utile momento di confronto e discussione sul ruolo della cooperazione internazionale allo sviluppo, governativa e non governativa, in un contesto geo-politico di grande instabilità", ricorda il prof. Andrea Segrè, coordinatore scientifico del Dottorato. "Ma sarà anche l'occasione per analizzare la situazione della cooperazione italiana - continua il professore -. I dati della Finanziaria 2008 confermano lo scarso impegno del governo italiano nel campo della cooperazione allo sviluppo: probabilmente nel 2008 i fondi per la cooperazione non supereranno lo 0,28% del Pil. L'Italia si colloca quindi tra i paesi con la percentuale più bassa di impegno a livello internazionale, nonostante l'ultimo Governo in carica, negli ultimi anni, abbia aumentato gradualmente le risorse stanziate, crescita peraltro dovuta soprattutto ad operazioni di cancellazione del debito". L'incontro con il Direttore Generale Manservisi permetterà di ragionare sulle cause della debolezza italiana nell'ambito della cooperazione internazionale, ma anche sulle strategie che l'Unione Europea intende adottare per colmare tali carenze soprattutto nel processo di allargamento. Il Dottorato di ricerca in Cooperazione Internazionale e Politiche per lo Sviluppo Sostenibile analizza gli interventi di cooperazione governativa e non governativa, compresa la modalità decentrata, con i Paesi in via di sviluppo, in transizione ed i Paesi di nuova industrializzazione. Si articola su tre percorsi di ricerca: Curriculum economico-agricolo-rurale e ambientale; Curriculum storico-politico e sociale e Curriculum antropologico-educativo. Proprio il carattere interdisciplinare permette di affrontare le tematiche in oggetto attraverso diversi approcci e differenti punti di vista. L'interdisciplinarità del dottorato è data anche dalla collaborazione con altri Atenei ed Istituzioni; nello specifico, risultano Atenei consorziati l'Università di Pisa – Dip. di Agronomia e gestione dell'agro-ecosistema e l'Università di Camerino Dip di Scienze Ambientali. Convenzioni di collaborazione sono state stipulate con diversi Atenei membri del Network UniAdrion (network universitario composto da 36 Atenei e Centri di ricerca dell'area adriatico-ionica).