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Umberto Eco racconta il Medio Evo

dal 24 al 27 Novembre 2008

Aula Absidale di Santa Lucia

La Scuola Superiore di Studi Umanistici promuove un ciclo di quattro lezioni in Aula Absidale, insieme a Umberto Eco: "Quattro passeggiate nel Medio Evo"

"Quattro passeggiate nel Medio Evo" insieme a Umberto Eco, dal 24 al 27 novembre, ore 18, nell'Aula Absidale di Santa Lucia (Via de' Chiari, 23). "Alcune cose che non sappiamo sul Medio Evo", "I mostri e la bellezza del mondo", "La luce", "La proporzione e la forma" sono i quattro temi su cui si concentrerà il presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici nei suoi interventi. Come racconta nelle "Postille" a Il nome della rosa, il Medioevo ha costituito per Eco una sorta di "immaginario quotidiano" da quando ha cominciato a scrivere la tesi di laurea sull’estetica di Tommaso d’Aquino (discussa nel 1954 sotto la direzione di Luigi Pareyson) ed ha accumulato schede, fotocopie, quaderni di appunti sugli argomenti più disparati (oltre naturalmente alle riflessioni dei medievali sul bello). Tutto questo vasto ed eterogeneo materiale si è sedimentato nel tempo in vari libri e articoli: dalla tesi di laurea (pubblicata poi nel 1956) al primo romanzo, da Baudolino (2000) ai più recenti volumi dedicati alla storia della bellezza (2004) e della bruttezza (2007), dalle note alle tavole del Commento all’Apocalisse del Beato di Liebana (1973) all’ultima raccolta di saggi (Dall’albero al labirinto, 2007). Le quattro passeggiate in programma per i primi giorni della settimana prossima, rappresentano un ritorno sui luoghi di una passione mai sopita, occasionalmente frequentati in tutti questi anni e mai definitivamente abbandonati. La prima passeggiata, si può intuire dal titolo, ci porterà a rivisitare quei mille anni di storia e di cultura estremamente vari, convenzionalmente incastrati tra la fine dell’Impero Romano e la scoperta dell’America, che hanno prodotto la diversificazione linguistica dell’Europa, la democrazia comunale, la cambiale, la partita doppia, la bussola, la polvere da sparo e la stampa, oltre alle condizioni materiali della trasmissione dei testi classici (in gran parte copiati da oscuri amanuensi negli ‘anni bui’ del Medioevo), alla costruzione di quel modello di alta formazione che è l’università e all’elaborazione di teorie e pratiche culturali ancora oggi di estremo interesse (anche per la semiotica). Le altre passeggiate, ripercorreranno alcuni dei sentieri tracciati o accennati fin dalla tesi di laurea: la fascinazione per la mostruosità e la mistica ammirazione per la bellezza del mondo, traccia del suo creatore, la rivisitazione estetica della metafisica neoplatonica della luce, la ricerca dei requisiti formali del bello. Le lezioni sono aperte a tutta la cittadinanza.

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