Testimoni geologici dello tsunami perduto

Nell’ambito dell’iniziativa "Il Sabato del Capellini" al Museo Geologico di Via Zamboni 63, sabato 5 aprile  2008 alle ore 15.15 i visitatori potranno partecipare ad una visita guidata alle collezioni museali condotta dal dott. Marco Tolomelli ed alle 16:30  il prof. Luigi Vigliotti terrà una conferenza dal titolo: "Testimoni geologici dello tsunami perduto". L'intervento di Vigliotti dell'Istituto di Scienze Marine ISMAR-CNR BO prenderà in esame i fondali marini del Mediterraneo Orientale, caratterizzati dalla presenza di giganteschi depositi sedimentari (megatorbiditi) che fin dagli anni ‘70 sono stati considerati come la testimonianza di un grande tsunami avvenuto 3.650 anni fa e causato dallo sprofondamento della caldera dell’Isola vulcanica di Santorini, in Grecia. La caldera collassò, sprofondando parte dell’Isola in mare, in seguito ad una violenta eruzione vulcanica che portò all’estinzione della cultura Minoica e che i più collegano al mito di Atlantide. Studi successivi hanno però messo in dubbio tale interpretazione, recentemente un gruppo di vulcanologi ha indicato nel crollo della Valle del Bove, sui fianchi dell’Etna, avvenuto 8.000 anni fa, la causa di questi giganteschi depositi sottomarini. Un’attenta analisi dei dati geologici però sembra contraddire tale conclusione e portare verso una terza ipotesi che sveli il mistero dello tsunami perduto… Info 051-2094555