La casa essenziale

C'è anche la residenza universitaria, con le sue forme dinamiche e le possibilità di sperimentazione, tra i modelli di abitazioni che occuperanno il Padiglione Italiano dell'11. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, dal 14 settembre fino al prossimo 23 novembre. La mostra, curata da Francesco Garofalo, in collaborazione anche con Mario Lupano, ha per titolo "L'Italia cerca casa. Progetti per abitare e riabitare la città". L'abitare, quindi, come questione al centro dell'architettura. "Oggi che tutti nelle istituzioni si impegnano a investire sugli alloggi - spiega Garofalo - occorre chiedersi con quali programmi e con quali progetti è possibile rispondere. Dal revival della 'casa per tutti', il padiglione italiano intende passare alla proposta della 'casa per ciascuno'". Dodici gli architetti invitati a comporre l'esposizione. Videoclip, mappe, progetti e installazioni disegneranno l'evoluzione dell'idea abitativa in Italia, dagli alloggi poplari degli anni '30 fino all'idea futura di 'casa possibile'. Tra i partecipanti alla mostra, in collaborazione con Università di Bologna, ER.GO (Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia Romagna) e i comuni di Rimini e Reggio Emilia, lo studio di Luca Emanueli propone il concetto di "casa essenziale", occupandosi in particolare dell'alloggio temporaneo in ambito universitario e post-universitario. Tre città, Bologna, Rimini e Reggio Emilia, per altrettanti progetti di residenze universitarie che mostrano come queste strutture destinate ad ospitare studenti, ricercatori, docenti possono essere un modello avanzato di sperimentazione normativa e tipologica in campo abitativo. Oltre ai progetti, nell'allesitimento sarà presentato anche il video Norma, realizzato con i contributi di Franco Rotelli (psichiatra), Nikolas Tombazis (chief designer della Scuderia Ferrari) e Daniele Donati (giurista).