Cosa significa teatro postdrammatico: Hans-Thies Lehmann ai Laboratori Dms

Venerdì 4 dicembre  ai Laboratori Dms (via Azzo Gardino, 65/a) un doppio appuntamento. Si inizia alle 10 con "Esempi di un teatro postdrammatico", ciclo di proiezioni video con commento critico a cura di Fabio Acca e Annalisa Sacchi. In programma, la proiezioni di brani da: "Tragedia Endogonidia", regia di Romeo Castellucci (2002-2004), opera in undici episodi della compagnia Socìetas Raffaello Sanzio; "Nora", regia di Thomas Ostermeier (2002), opera realizzata a partire da "Casa di bambola" di Ibsen, che ben rappresenta la visione teatrale del regista tedesco; "Tod Eines Praktikanen", regia di Réné Pollesch (2007), nuovo enfant terrible tedesco, sia per il modulo teatrale che propone, sia per il contenuto impegnato e spesso ideologico delle sue opere; "The sound of silence", regia di Halvis Hermains (2008), spettacolo costruito su due temi: le canzoni di Simon and Garfunkel  e il loro concerto - che non ebbe mai luogo -  del 1968 a Riga. Alle 16 poi sarà la volta di "Cosa significa teatro postdrammatico", incontro con Hans-Thies Lehmann, con una presentazione di Marco De Marinis. Gli studi di Lehmann sulle nuove forme teatrali dalla fine degli anni '70 ad oggi, sono diventati un punto di riferimento imprescindibile nella discussione internazionale sul teatro contemporaneo. Il suo fondamentale testo "Postdramatic Theatre", ancora inedito in Italia a dieci anni dalla sua prima edizione tedesca, ci parla del teatro dopo il dramma. Secondo Lehmann, le nuove forme e le nuove estetiche teatrali non si focalizzano più sul testo drammatico. Col suo studio, Lehmann offre un'indagine storica combinata a un unico approccio teoretico. L’incontro con lo studioso tedesco vuole appunto fare luce su queste ipotesi, in relazione con la teoria del dramma e la storia del teatro, ma anche come risposta alle emergenze dettate dalle nuove tecnologie e dai cambiamenti storici di una cultura sempre più basata sull’immagine.