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X-ray Astronomy, l'astronomia in aula magna

dal 7 al 11 Settembre 2009

Aula magna di Santa Lucia

In occasione dell'anno internazionale dell'astronomia il dipartimento di Astronomia e l'Inaf di Bologna promuovono, in collaborazione con la Nasa, una conferenza internazionale sull'astrofisica

Il 2009 è l'anno internazionale dell'astronomia e tra le iniziative organizzate per l'occasione dal dipartimento di Astronomia e dall'Inaf di Bologna spicca "X-ray Astronomy", una conferenza internazionale sull'astrofisica in programma da lunedì 7 a venerdì 11 settembre nell'aula magna di Santa Lucia (via Castiglione, 36). L'appuntamento, realizzato in collaborazione con la Nasa, è il terzo di una serie di incontri a cadenza decennale sui temi dell'astronomia e dell'astrofisica. "Present status, multi-wavelength approach and future perspectives" è il titolo che accompagna l'iniziativa. Sono attesi in Santa Lucia circa trecento scienziati in arrivo da tutto il mondo, cui si affiancheranno anche i giovani dottari e ricercatori per assistere agli incontri e alle relazioni e per presentare i propri lavori. Tra gli appuntamenti in programma, giovedì 10 settembre, alle 21, nell’aula absidale di Santa Lucia (in via de’ Chiari 25/A), Riccardo Giacconi terrà una conferenza aperta al pubblico dal titolo "Una rivoluzione in Astronomia 400 anni dopo Galileo". Attraverso un racconto in gran parte personale, il premio Nobel ripercorrerà le tappe cruciali dell’astronomia, da quando Galilei per la prima volta puntò il telescopio verso il cielo ad oggi, e illustrerà come l’astronomia X sia diventata una disciplina di incalcolabile importanza e di come abbia influenzato il resto dell’astrofisica moderna. Nel 1962, infatti, grazie a un pionieristico esperimento a bordo di un razzo, Riccardo Giacconi riuscì a osservare per la prima volta una sorgente di raggi X al di fuori del Sistema Solare. Una scoperta che gli valse il Nobel per la Fisica (nel 2002) e che, insieme ai risultati dei primi satelliti, pose le basi dell’astronomia X: dall’osservazione dei primi buchi neri alla prova che l’universo intero è pervaso da una radiazione diffusa di raggi X. "La scoperta dei raggi X", dice Giacconi, "continua ad influenzare profondamente l’astronomia. Ha aperto il cosmo all’esplorazione attraverso strade mai immaginate prima ed ha radicalmente modificato i metodi per ottenere informazione sull’Universo".

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