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Via della Croce

10 Marzo 2010

Cinema Perla. Ore 21, via San Donato 38 (angolo via Ranzani)

Ingresso libero

La proiezione del film di Serena Nono con gli ospiti della Casa dell’ospitalità "S. Alvise"  Venezia sarà preceduta dal saluto del Magnifico Rettore Ivano Dionigi

L’attrice Anna Bonaiuto, i senza tetto e il sindaco di Venezia protagonisti sul grande schermo a Bologna. Sarà proiettato mercoledì 10 marzo presso il cinema Perla (h 21, v. San Donato, 38, Angolo via Ranzani) il film "Via della Croce", evento speciale al Lido lo scorso settembre. Insieme documentario e rappresentazione della via crucis per le calli veneziane il film è girato dalla pittrice Serena Nono, figlia del musicista Luigi, tra i residenti della Casa dell’ospitalità "S. Alvise" della città lagunare. L’ingresso sarà libero e la visione (60 minuti), seguita da un incontro con la regista e alcuni dei protagonisti, accompagnata dalle parole del Rettore dell’Alma Mater Ivano Dionigi, del direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli, e del francescano responsabile dell’Opera Marella Gabriele Digani. "La Via Crucis è un po' come la vita normale, fatta di tante fermate, difficoltà e qualche capitombolo", così si dice nel film. A Venezia, c'è una comunità in cui vengono accolte persone in difficoltà, italiane e straniere, di ogni razza e religione. È la Casa dell'Ospitalità di S. Alvise. Serena Nono, figlia del compositore Luigi, al suo secondo lavoro (e anche il primo era girato nella comunità), dà voce e ruoli agli ospiti della casa, tutte persone ferite dall'esistenza. Li ascolta quando raccontano qualcosa della loro storia e delle loro sofferenze. Li segue quando diventano i protagonisti di un'umile e semplice rappresentazione sacra che segue la via dolorosa del Cristo verso la croce. Documentario, documento e testimonianza: atto di civile e umana compartecipazione. Gli ospiti della casa diventano attori, senza dover cambiare modo di vivere e sentire. Pilato è un bell'omone dal marcato accento francese che si lamenta quando gli portano Gesù: «Ah no! Ancora un profeta. Tutti profeti da queste parti...». Gesù ha il volto dei poveri cristi di oggi. Il Cristo è uno di loro. E i tableaux vivants che illustrano la via si rifanno, con prudenza e misura, ai quadri di Piero, del Caravaggio, di Tiziano, Bellini, Mantegna, Giotto. L'altezza dell'arte e la piccolezza degli ultimi. Gli ospiti della casa si salutano tra loro dicendosi: «Ricordati che sei un ospite». Li accomuna un senso di fraternità commovente. Alcune persone parlano del lavoro e dell'esperienza della casa: il sindaco Cacciari con la barba malcoltivata sembra anche lui un ospite, così come sembra un ospite fatto e finito il direttore della casa stessa. In colonna sonora ci sono musiche novecentesche di Nono e Schönberg, con Bach e le sue Passioni mescolate a rumori e suoni di vento, acqua, onde, tuoni, versi di animali. Ci sono molti ponti a Venezia e nel film: costruire ponti, viverci sotto, passare da una sponda all'altra, unire posti diversi. Un film modesto e giusto che si inchina davanti agli ultimi della terra (che saranno i primi...). L'inziativa fa parte dei Mercoledì all'Università e gode del patricinio e contributo dell'Alma Mater

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