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Il mio Liszt. Considerazioni di un interprete

15 Aprile 2011

Palazzo Marescotti, Salone - Ore 16

Ingresso libero

Presentazione del libro del pianista Michele Campanella, con Maurizio Giani, Paolo Valenti e l’autore

Venerdì 15 aprile, alle 16, nel Salone di Palazzo Marescotti (via Barberia, 4), sarà presentato il libro "Il mio Liszt. Considerazioni di un interprete", di Michele Campanella (Bompiani editore, 2011). Saranno presenti, insieme all’autore, i musicologi Maurizio Giani e Paolo Valenti. L'appuntamento, nell’anno del bicentenario della nascita del compositore ungherese Franz Liszt, è promossa dal Centro La Soffitta - Dipartimento di Musica e spettacolo dell’Università di Bologna. Il programma include alcune esecuzioni dal vivo dello stesso Campanella, al pianoforte. Figura controversa, a fronte di un’indiscussa fama come eccezionale virtuoso del pianoforte, per il suo talento compositivo Franz Liszt manca ancora oggi di una definitiva collocazione nella storia della musica. Michele Campanella, fra gli interpreti lisztiani più noti a livello internazionale, ne delinea un ritratto complesso e "vissuto", che parte dalla sua personale esperienza di concertista. Dall’esposizione del "caso" Liszt, attraverso un discorso metodologico sugli aspetti tecnici necessari a un’adeguata interpretazione dei testi, si sviluppa un percorso musicale che è anche un racconto biografico, sino alla definizione di una nuova immagine del compositore ungherese. Trionfante virtuoso e frequentatore dell’alta società, Liszt termina i suoi anni chiuso nella riservatezza dell’asceta e nella sperimentazione di nuovi linguaggi musicali. Una storia da riscoprire. Michele Campanella considerato internazionalmente uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztiani, ha affrontato in oltre 45 anni di attività molte tra le principali pagine della letteratura pianistica. La Società "Franz Liszt" di Budapest gli ha conferito il Gran Prix du Disque nel 1976, nel 1977 e nel 1998, mentre l’American Liszt Society, nel 2002, la medaglia ai "meriti lisztiani". Ha suonato con le principali orchestre europee e statunitensi, collaborando con direttori quali Claudio Abbado, Gianluigi Gelmetti, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Esa-Pekka Salonen, Wolfgang Sawallisch, Thomas Schippers, Christian Thielemann. Dal 2008 è Presidente della Società Liszt, chapter italiano dell’American Liszt Society.

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