L'impresa liquida

La nuova dimensione globale dei processi economici ha indotto lo sviluppo di formule organizzative aziendali destrutturate, alle quali ci si riferisce oggi sempre più diffusamente con l’espressione di "impresa liquida". Si tratta di modalità e strumenti di organizzazione aziendale che rispondono ad un’esigenza di maggiore flessibilità, sia nell’esecuzione delle attività, sia nella gestione dei rapporti di lavoro, per consentire all’azienda di accrescere la propria competitività sul mercato internazionale e di affrontare e superare positivamente le situazioni di crisi. La continua variazione dei mercati impone alle imprese uno sforzo enorme nella proposta di nuovi prodotti e servizi, che sempre più spesso trovano il loro spazio sul web. La ricerca di nicchie di mercato ed aree di espansione inesplorate impatta sulla riorganizzazione dell’offerta commerciale e, di conseguenza, su quella dell’impresa, riversandosi in ultima analisi sulle persone che in essa operano. Ai lavoratori è richiesta un’elevata adattabilità, in termini di tempi di servizio e disponibilità, ma anche di prestazioni e competenze; la rigidità delle strutture gerarchiche è sostituita dalla flessibilità delle attività e delle persone. A tutto questo corrispondono vesti giuridiche innovative per le aziende, come NewCo, Reti di impresa, ATI, Joint Venture e Partnership, ecc. Ciò che si intende analizzare sono pertanto i riflessi che questo tipo di soluzioni produce sulle condizioni di lavoro, ed in particolare le modalità con cui le nuove forme organizzative si coniugano con il principio fondamentale dell’inderogabilità delle tutele previste a favore dei lavoratori dalla legge e dal contratto collettivo.