Il servizio che permette di segnalare a UniboMagazine e alla Newsletter UniboCultura le iniziative culturali organizzate dall'Università di Bologna.
7 Marzo 2023
ore: 17:00
Ingresso libero previa iscrizione
Sulla scorta degli studi enciclopedici a carattere botanico e zoologico che proliferarono in tutta Europa grazie a studiosi come Ulisse Aldrovandi, anche presso la corte dei Medici si registrò, nella seconda metà del Cinquecento, un crescente interesse naturalistico. Dopo l’istituzione degli orti botanici e dei serragli, le collezioni fiorentine si saturarono di naturalia e di specie botaniche essiccate, mentre andò sempre più radicandosi in città la scultura d’animali. Ciò risulta evidente negli allestimenti delle grotte dei giardini medicei di Castello e di Boboli dove gli eredi della bottega di Niccolò Tribolo si cimentarono nell’esecuzione di bestiari in pietra mentre il fiammingo Giambologna, ma anche i toscani Bartolomeo Ammannati e Giovan Battista del Tadda licenziarono un originale repertorio di uccelli in bronzo. Tacchini, corvi, poiane, aquile reali e pavoni – quasi impressionistici nei loro piumaggi e attitudini – presero vita inaugurando la stagione di un più vasto interesse per la raffigurazione di animali che, se ebbe il suo epicentro nella Firenze granducale, finì per investire le principali corti europee a partire dalla fine del XVI secolo.
L'evento fa parte della rassegna
dal 28 Febbraio al 21 Marzo 2023
Biblioteca Universitaria di Bologna, Aula Magna (Via Zamboni, 35 - Bologna)
Ingresso libero previa iscrizione
Tutte le date della rassegna: