Unibo Magazine

Può l’arte essere un ponte in grado di colmare distanze non solo fisiche ma anche generazionali? Certamente sì. Ne è una prova la collezione "A Comprehensive Collection of Ancient Chinese Paintings", donata poco più di un anno fa all’Alma Mater dalla Zhejiang University e custodita presso la Biblioteca di Storia Culture Civiltà, nella Sezione di Orientalistica e Antropologia 'G.R. Franci'.

Un privilegio concesso a poche università e che è stato celebrato lo scorso 19 ottobre durante un simposio dedicato alla collezione, a cui ha preso parte l’Ateneo. Organizzato nell’ambito del Terzo Forum Liangzhu, in occasione del 40° anniversario dell'adesione della Cina alla Convenzione UNESCO, l’evento ha riunito esperti internazionali per discutere le metodologie più efficaci per la conservazione, catalogazione e la diffusione di questo patrimonio eccezionale. 

Nel corso della sessione “Library collection management and utilization centered on A Comprehensive Collection of Ancient Chinese Paintings”, la professoressa Lucia Sardo del Dipartimento di Beni Culturali dell'Alma Mater ha illustrato le  sfide e le opportunità nella gestione bibliotecaria di collezioni artistiche interculturali, sottolineando quanto il lavoro di catalogazione e organizzazione dei volumi fornisca al contempo spunti ulteriori per il proseguimento dell'attività in un proficuo dialogo di team. 

Un dialogo interculturale al cui potenziamento contribuirà la professoressa Nicoletta Celli, esperta di storia dell'arte orientale, con un paper per gli atti del convegno previsti per la pubblicazione nel 2026, condividendo l'esperienza bolognese nell'utilizzo dei volumi per l'insegnamento e la formazione di giovani ricercatori.

La collezione rappresenta il più ambizioso progetto editoriale mai realizzato sull'arte pittorica cinese: 62 volumi, per un totale di 232 grandi tomi in-folio, contenenti 12.400 riproduzioni di alta qualità che documentano duemila anni di tradizione artistica, dal periodo Han fino all'epoca moderna. 

Frutto di quasi vent'anni di ricerca coordinata dalla Zhejiang University, la raccolta di volumi si è rivelata uno strumento concreto per promuovere la comprensione reciproca tra culture orientali e occidentali: un esempio virtuoso di come la condivisione del patrimonio culturale possa aprire nuove prospettive di studio e ricerca, rendendo accessibili tesori artistici che altrimenti rimarrebbero confinati in contesti geograficamente distanti.

La collezione sta dimostrando il suo valore non solo come strumento di ricerca per studiose e studiosi che da tempo si dedicano all’arte pittorica cinese, ma anche come risorsa fondamentale per la formazione delle nuove generazioni di ricercatrici e ricercatori.

La disponibilità di riproduzioni di altissima qualità - resa possibile dal lavoro di catalogazione svolto dal personale della Biblioteca di Storia, in particolare dalla dott.ssa Claudia Guarnieri (referente della sezione ‘G.R. Franci’), in sinergia con l’ufficio d'Ateneo per la gestione e lo sviluppo del Polo Bolognese - permette alla comunità studentesca dell’Alma Mater di accedere direttamente a opere d'arte millenarie, arricchendo le ricerche con fonti iconografiche altrimenti difficilmente consultabili.

Ne è un esempio la recente laurea di Shum Fu Kwan, che si è laureato con una tesi dedicata al confronto tra le iscrizioni dell'Impero Han e dell'Impero Romano, sotto la guida della professoressa Francesca Cenerini. Il lavoro di Shum Fu Kwan testimonia, dunque, come i volumi della “Comprehensive Collection” possano costituire una fonte primaria di eccezionale valore per tesi di laurea innovative che mettono in dialogo culture diverse.