Unibo Magazine

Tre appuntamenti in teatro per esplorare come costruire relazioni virtuose dentro e fuori le organizzazioni, in dialogo con il territorio e la comunità. In un contesto come la Pubblica Amministrazione, dove convivono ruoli e visioni diverse, la rassegna "Storie di Persone, Organizzazione, Territorio", ideata dall'Area del Personale dell’Ateneo, invita a riflettere su come stare bene nel proprio lavoro e sentirsi in sintonia con i propri valori.

L’Alma Mater con questo nuovo progetto formativo per la sua comunità rinnova il proprio impegno nel promuovere una cultura organizzativa centrata sulle persone, riconoscendo che la qualità della vita accademica, del lavoro e della convivenza civile nasce prima di tutto da relazioni fondate sul rispetto, sulla partecipazione e sulla valorizzazione delle caratteristiche individuali.

L'iniziativa formativa e culturale "Storie di Persone, Organizzazione, Territorio", indirizzata al personale di Ateneo (personale tecnico amministrativo, CEL, docenti e ricercatori, titolari di assegni o contratti di ricerca, dottorandi, studentesse e studenti), sarà un’occasione di confronto e di crescita condivisa, in linea con la visione di un’università aperta, responsabile e orientata al bene comune.

Attraverso le storie di Camillo Olivetti, Edo Ansaloni e i lavoratori delle Officine Grandi Riparazioni, il ciclo di tre incontri in programma presso l’Arena del Sole, il 16 dicembre 2025, il 12 febbraio e il 19 febbraio 2026, invita a riflettere sulla centralità della persona nelle organizzazioni e sul delicato equilibrio tra interessi individuali e collettivi. Ogni incontro si compone di uno spettacolo o documentario seguito da un dibattito finale.

Il primo spettacolo in programma, "Camillo Olivetti: alle radici di un sogno", è previsto per martedì 16 dicembre, dalle 15:30 alle 19, con dibattito finale con Laura Curino (Attrice e autrice), Beniamino De Liguori Carino (Segretario generale Fondazione Adriano Olivetti), Giuseppe Varchetta (psicologo dell'organizzazione e di formazione psicosocioanalitica), sotto la moderazione della Prorettrice Vicaria Simona Tondelli. Partendo da un modello imprenditoriale che ha saputo coniugare produttività, innovazione sociale, visione culturale e senso civico, l'evento metterà in luce come la responsabilità individuale e collettiva, l’estetica del lavoro e l’attenzione alle persone abbiano contribuito a creare un’esperienza unica nella storia industriale italiana.

Giovedì 12 febbraio, dalle 15:30 alle 18, l'evento sarà dedicato alla figura di Edo Ansaloni, illuminato imprenditore e pioniere del florovivaismo europeo, collezionista, cineoperatore e fotografo della Liberazione di Bologna, fondatore del Museo Memoriale della Libertà dedicato alla Seconda guerra mondiale “transitata” sul territorio emiliano-romagnolo.
Il docufilm proiettato in questo secondo appuntamento della rassegna, ripercorrerà l’incredibile vita di un uomo dalle mille passioni attraverso un racconto che si dipana lungo tutto il ‘900, dalla metà degli anni Venti fino al 2020, quando Edo Ansaloni scompare a 95 anni lasciando un’eredità straordinaria.
Al termine, il dibattito moderato dalla Prorettrice Vicaria Simona Tondelli, si svolgerà con Danilo Caracciolo (Regista), Andrea Segrè e Marica Tolomelli docenti dell’Università di Bologna.

Il terzo e ultimo appuntamento è in programma per giovedì 19 febbraio, dalle 15.30 alle 18, per raccontare la lotta degli operai delle Officine Grandi Riparazioni delle Ferrovie dello Stato di Bologna contro l’amianto killer. Lo spettacolo teatrale darà voce alle quattro anime dell'esperienza Officine Grandi Riparazioni: la riparazione dei treni, la riparazione della fabbrica, la riparazione dei corpi, la riparazione dei torti.
Al termine, il dibattito moderato dalla Prorettrice Vicaria Simona Tondelli, si svolgerà con Donatella Allegro (Autrice e autrice), Agata Mazzeo (ricercatrice Università di Bologna) e Federico Martelloni (Professore e Delegato per le Relazioni Sindacali Università di Bologna).

L'Ateneo si prende costantemente cura della sua comunità anche attraverso le esperienze formative, gli incontri e le attività che organizza periodicamente, non solo per la crescita professionale ma anche per la sicurezza, il benessere e la salute fisica e mentale.

Tra le iniziative, quelle per diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro, “Sìcura”, che ogni anno (in occasione della settimana della sicurezza) offre spunti di riflessione sulla cura dell’ambiente lavorativo, dei processi e dell’organizzazione, ma soprattutto sulla cura delle persone, affinché il lavoro sia una condizione di libertà, dignità, autonomia, realizzazione di sé e partecipazione al progresso comune. E ancora, le iniziative organizzate periodicamente sui temi delle pari opportunità e del benessere lavorativo, mentale e psicofisico.

L'Alma Mater non è dunque solo luogo di formazione e ricerca, ma anche una comunità che cresce insieme, promuovendo condizioni di vita e di lavoro fondate sul rispetto, sulla sicurezza e sul benessere della comunità. Un impegno che si traduce in iniziative concrete, continue e partecipate in cui la centralità delle persone rimane la direzione fondamentale verso cui orientare le azioni presenti e future.