Questo giovedì, 6 dicembre, alle 20,30, il Quartetto Fauves inaugurerà la sedicesima edizione di Musica Insieme in Ateneo, la rassegna di Musica Insieme dedicata agli studenti dell’Università di Bologna, che da quest’anno sarà ospitata dall’Auditorium dei Laboratori delle Arti (via Azzo Gardino, 65/a), sempre ad ingresso gratuito.
In un interessante excursus sulla letteratura per quartetto, il programma accosterà al "padre" riconosciuto del genere, Joseph Haydn, opere di Mendelssohn e del clarinettista e compositore Jorg Widmann, nato nel 1973. Nell’ottica del dialogo con il pubblico che da sempre caratterizza la rassegna, ad introdurre il concerto sarà il violoncellista del Quartetto, Giacomo Gaudenzi.
Quartetto Fauves
Il Quartetto Fauves (Leonardo Cella e Alessandro Pace violini, Elisa Floridia viola e Giacomo Gaudenzi violoncello) si è perfezionato presso la Scuola di Musica di Fiesole ed ha conseguito il titolo di Master in quartetto d’archi presso la Musik Akademie di Basilea nell’aprile 2011. Ha seguito corsi e masterclass tenuti da membri di importanti formazioni cameristiche, quali Trio Altenberg, Quatuor Ysaÿe, Artis Quartett, Quartetto di Cremona, LaSalle Quartett e Kuss Quartett. Ospite del Festival internazionale del quartetto d’archi "Paolo Borciani" di Reggio Emilia, del Festival dei Due Mondi di Spoleto, del Ravenna Festival, e del "Think Big" di Hannover, ha vinto importanti premi ed ha superato, unico quartetto d’archi italiano, le selezioni per il Premio internazionale "T.I.M.".
Il programma
Joseph Haydn compose i quartetti dell’opera 77, gli ultimi da lui portati a compimento, nel 1799, dedicandoli al principe von Lobkowitz. Il "Quartetto in sol maggiore op. 77 n. 1", come le altre opere della maturità di Haydn, vede una tendenza al rinnovamento della forma e ad esplorazioni armoniche ardite, dissimulate però dal ricorso a fraseggi quasi barocchi e virtuosismi frenetici. Lo "Jagdquartett" (o "Quartetto della caccia"), composto da Jorg Widmann nel 2003, è basato sulla ripetizione ossessiva del tessuto ritmico dell’incipit della "Settima Sinfonia" di Beethoven, trattato nella classica forma musicale della "caccia": in un crescendo di dissonanze e di (umoristica) violenza sonora, il brano termina con la simbolica uccisione del violoncello, che - commenta ironicamente Widmann - è un’aspirazione comune a molti quartetti nella vita reale. Il programma è completato dal "Quartetto in fa minore op. 80" di Felix Mendelssohn-Bartholdy, scritto pochi mesi prima di morire. Mendelssohn cominciò la stesura di questa opera solenne, ma anche estremamente intima e toccante, subito dopo la morte dell’amatissima sorella Fanny, cui egli stesso sopravvivrà solo pochi mesi.
Ingresso e inviti
L’ingresso è gratuito, con invito, per gli studenti ed il personale docente e tecnico amministrativo dell’Università di Bologna. Gli inviti possono essere ritirati presso la sede dell’URP (largo Trombetti, 1) la settimana precedente ciascun concerto (lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12,30; martedì e giovedì dalle 14,30 alle 16,30). Il giorno dell’evento, tutti i cittadini potranno ritirare gli inviti ancora disponibili, recandosi presso la sede dell’URP (negli stessi orari di apertura).