Unibo Magazine

L'Associazione culturale "Il Saggiatore musicale", in collaborazione con CIMES - centro del Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, presenta due tavole rotonde, venerdì 16 e sabato 17 novembre, nell'ambito del XVI Colloquio di Musicologia e della VII rassegna CIMES progetti di cultura attiva.

Il primo appuntamento è venerdì 16, alle 15, presso i Laboratori delle Arti. La tavola rotonda si intitola "John Cage e l'avanguardia musicale a New York". Coordina Gianfranco Vinay (storico della musica e critico musicale, Parigi). Partecipano: Gianmario Borio (Università di Pavia-Cremona), Max Noubel (Università di Digione), Julie Perrin (Università La Sorbona di Parigi), Robert Piencikowski (Università di Basilea, curatore del fondo Boulez) e Veniero Rizzardi (Università Ca' Foscari di Venezia). Porterà il saluto del Comune di Bologna l'assessore alla Cultura, politiche giovanili e rapporti con l'Università Alberto Ronchi.

Tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’50 il californiano John Cage entrò in contatto con alcuni compositori attivi a New York, in particolare Morton Feldman, Earle Brown e Christian Wolff, e stabilì con essi un’intesa artistica assai significativa, in un mutuo scambio di idee e concezioni compositive. Se nel gruppo Cage ebbe indubbiamente un ruolo preponderante e costituì un punto di riferimento ideale per i colleghi più giovani, è indubbio ch’egli subì a sua volta l’influsso di alcune loro istanze estetiche. Grazie soprattutto all’incontro con Feldman, John Cage poté maturare alcune intuizioni concettuali e operative fondamentali - l’uso delle procedure casuali, la poetica del silenzio, la compresenza di zone determinate e indeterminate nell’esecuzione delle proprie partiture - che sviluppò poi in modo estensivo negli anni ’50 e ’60.

Rimangono però ancora da verificare in termini più puntuali le modalità e le circostanze dei rapporti di mutua influenza intercorsi tra Cage e i suoi compagni di strada. Gli studiosi italiani e stranieri che parteciperanno alla tavola rotonda cercheranno sia di delineare un quadro storicamente attendibile delle analogie e differenze concettuali ed estetiche che intercorsero tra Cage e gli altri compositori newyorchesi, sia di valutare come l’esperienza di Cage sia stata influenzata anche da quella concezione compositiva di stampo utopico che – da Charles Ives a Henry Cowell a Conlon Nancarrow sino ai menzionati "giovani turchi" capitanati da Feldman e Brown - ha rappresentato un aspetto importante dello sperimentalismo e dell’idealismo musicale statunitense.

La tavola rotonda è promossa nell’ambito del progetto Centocage, che prevede, lo stesso 16 novembre, alle 20,30, presso il Teatro Manzoni, un concerto diretto da Lothar Zagrosek che include un brano di Morton Feldman, nell'ambito della stagione sinfonica 2012 del Teatro Comunale di Bologna.

Il secondo appuntamenento, sabato 17 novembre, alle 15, sempre ai Laboratori delle Arti, si intitola invece "Musica d'arte e bambini in ascolto. Il settore concertistico e la formazione del pubblico infantile". Coordinano Maddalena da Lisca (Associazione Assiemi, Bologna) e Paolo Fabbri (Università di Ferrara). Partecipano: Luigi Berlinguer (membro del Parlamento Europeo, già ministro della Pubblica istruzione nel periodo 1996-2000, presidente del Comitato Nazionale per l'apprendimento pratico della musica nelle scuole di ogni ordine e grado), Gabriele Azzaro (vicedirettore del Dipartimento di Scienze dell'educazione, Università di Bologna), Giuseppina La Face (musicologa, direttore del Dipartimento delle Arti, Università di Bologna), Antonio Marcellino (Istituto Musicale 'Vincenzo Bellini' di Catania, componente della Commissione consultiva per la musica del Ministero dei Beni e delle attività culturali), Paolo Pinamonti (musicologo, Università Ca' Foscari di Venezia, direttore artistico del Teatro La Zarzuela di Madrid), Enzo Restagno (critico musicale per quotidiani e periodici, direttore artistico del Festival MiTo), Elena Ugolini (sottosegretario di Stato al Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca) e Ira Vannini (Dipartimento di Scienze dell'educazione, Università di Bologna).

In Italia l’età media del pubblico che segue i concerti di musica classica e gli spettacoli operistici continua incessantemente a crescere, e pare sempre più arduo invogliare i giovani ad ascoltare dal vivo una sinfonia di Beethoven, un quartetto di Ligeti o un melodramma di Verdi. Nell’intento di invertire questa tendenza (che deriva da un complesso intreccio di fattori culturali e socio-antropologici) e di formare per i decenni a venire un nuovo pubblico che apprezzi e comprenda la musica d’arte, occorre ripensare - accanto all’educazione musicale di base, compito primario della scuola - una specifica educazione all’ascolto dei giovani e giovanissimi esercitata dalle istituzioni concertistiche e dai teatri lirici. Nella tavola rotonda, grazie al contributo di musicologi, pedagogisti, politici, esperti ministeriali e responsabili di istituzioni concertistiche e teatrali, si esamineranno le condizioni attuali delle attività formative promosse da tali realtà (quasi tutte sovvenzionate con fondi pubblici) e si discuteranno idee e proposte su come progettare nuove iniziative, pedagogicamente efficaci, per avviare i giovani all’ascolto consapevole della musica d’arte, componente imprescindibile (e però troppo spesso trascurata) della loro educazione estetica.

La tavola rotonda è realizzata in collaborazione con ASSIEMI - Associazione Italiana per l’Educazione Musicale dell’Infanzia e con il patrocinio dell'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia Romagna e del Dipartmento di Scienze dell'educazione dell'Università di Bologna.

L'ingresso a entrambi gli appuntamenti è gratuito per studenti Unibo e soci del Saggiatore musicale; ai partecipanti esterni è richiesta una quota d’iscrizione di 15 euro per singola giornata.