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Alma Mater premiata al QS Higher Ed Summit Europe 2024

La nuova edizione della classifica internazionale QS World University Rankings – Europe indica l'Università di Bologna tra le migliori 50 università in Europa, guadagnando 30 posizioni in un anno. Stamattina, a Barcellona, l'evento di premiazione a cui ha partecipato la Prorettrice Vicaria Simona Tondelli

Ranking QS: l’Università di Bologna nella top 50 europea

L’Alma Mater guadagna 30 posizioni in un anno e raggiunge il 48esimo posto del QS World University Rankings – Europe, e il secondo posto a livello nazionale. Tra i punti di forza dell’Ateneo ci sono reputazione accademica, sostenibilità, sguardo internazionale e qualità della ricerca

È online il Bilancio di sostenibilità 2024 dell’Alma Mater

Il documento rendiconta le strategie e le azioni dell’Ateneo in grado di generare valore economico, sociale e ambientale per la comunità e il territorio in cui esso opera, tenendo conto degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030 - Sustainable Development Goals (SDGs) e promuovendo una cultura volta al miglioramento continuo

Tornano i dottorati PNRR: idee, innovazione e conoscenza tra Università e imprese

L’Alma Mater offre 145 borse di dottorato su una vasta gamma di settori, tra cui l'intelligenza artificiale, l'energia sostenibile, la riduzione delle disuguaglianze, la salute, l'educazione e formazione, la digitalizzazione, la salvaguardia del patrimonio culturale, l'industria 4.0: un’opportunità per imparare a svolgere ricerca originale e indipendente a stretto contatto con importanti realtà imprenditoriali

Al via i Master dell’Alma Mater per il 2024-25

Centoventitré progetti, fra cui quattordici nuove proposte, due delle quali internazionali. Per un’offerta formativa professionalizzante orientata al mondo del lavoro e sempre più in linea con i Corsi di Studio e di Dottorato

Prix Galien Italia 2024: premiato un ricercatore dell’Alma Mater

Come ottimizzare la terapia antimicrobica nella gestione di pazienti critici? Lo rivela Milo Gatti, ricercatore del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Bologna, con il progetto che gli ha permesso di essere tra i vincitori del prestigioso riconoscimento per l’innovazione dei farmaci e la ricerca farmacologica