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Lotta tra triceratopi: la ferita nel collare di “Big John”

Uno studio sui resti fossili del più grande triceratopo mai scoperto mostra lesioni al cranio che potrebbero derivare da un combattimento con un altro dinosauro della stessa specie. L’analisi è stata possibile anche grazie ad un progetto di formazione e ricerca che ha coinvolto uno studente di Paleontologia dell'Alma Mater

Come passare da outsider a innovatore di successo? Lo spiega Coco Chanel

Uno studio approfondito sulla vita della grande designer e imprenditrice, capace di rivoluzionare il mondo della moda, rivela i tre ingredienti fondamentali che possono permettere anche a chi parte dai margini di inserirsi in un ambiente restio ai cambiamenti, trasformarlo e ottenere grandi risultati

La nuova accurata misura della massa del bosone W non è quella che ci si aspettava

L'esperimento CDF del Fermilab pubblica una nuova misura della massa della particella scoperta da Carlo Rubbia nel 1983, mostrando un valore che si discosta da quello previsto in teoria: potrebbe essere necessario affinare i calcoli teorici del Modello Standard, oppure introdurre estensioni alla teoria, arricchendola con nuove idee fisiche. Il gruppo italiano coinvolto nel progetto, coordinato dall'INFN, comprende anche numerosi docenti e ricercatori del Dipartimento di Fisica e Astronomia "Augusto Righi" dell'Università di Bologna

Un hub di popolazione fuori dall'Africa può spiegare la presenza di linee est asiatiche in Europa 45.000 anni fa

I resti del più antico Homo sapiens “europeo”, rinvenuti nella grotta di Bacho Kiro e risalenti ad oltre 45.000 anni fa, appartenevano ad individui geneticamente più simili alle moderne popolazioni dell’Asia orientale che agli europei moderni. Un nuovo studio ha cercato di risolvere questo mistero contestualizzando questi individui nell’ambito degli altri genomi eurasiatici del Paleolitico e analizzando congiuntamente genetica ed evidenze archeologiche

L’esperimento CUORE e i nuovi limiti al comportamento dei neutrini

Pubblicati su Nature i nuovi risultati dell’esperimento ospitato ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), che utilizza quasi mille cristalli di ossido di tellurio purissimo mantenuti a temperature vicine allo zero assoluto. All’impresa partecipa anche un gruppo di studiosi dell’Università di Bologna

La prevenzione cardiovascolare con statine ha effetti benefici per gli over 75

L'utilizzo nella popolazione anziana di questi farmaci che trattano il colesterolo alto e aiutano a ridurre il rischio di cardiopatie è ancora dibattuto. Un nuovo studio specifico per pazienti di età superiore ai 65 anni mostra ora una significativa riduzione del rischio di infarto e della mortalità sia nei pazienti di età compresa tra i 65 e i 74 anni, sia in quelli con più di 75 anni

Un nuovo prototipo per irrigare e fertilizzare i campi con acque reflue depurate

Nato all'interno del progetto Value CE-IN, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sviluppo e Coesione, sarà presentato in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua: può portare benefici in termini di maggiore disponibilità idrica, apporto di nutrienti, riduzione dei concimi chimici, sostenibilità ambientale e qualità della filiera depurativa

La ragnatela cosmica influenza l’evoluzione delle galassie

Durante il processo di evoluzione di una galassia, la formazione delle stelle rallenta quando essa si muove all’interno dei filamenti che compongono il “cosmic web” dell’universo. Se confrontate con galassie isolate, le galassie nei filamenti appaiono più di frequente di morfologia ellittica e diminuisce la quantità di idrogeno, sia atomico che molecolare: tutti elementi che indicano la fine della loro vita attiva

I buchi neri hanno “capelli quantistici”

Due nuovi articoli scientifici mostrano che i buchi neri sono più complessi di quanto originariamente previsto e hanno un campo gravitazionale che, a livello quantistico, codifica le informazioni su come si sono formati: una scoperta che aiuta a risolvere il paradosso dell'informazione del buco nero formulato da Stephen Hawking