Emergenza energetica: le voci dell'Alma Mater
In attesa della Conferenza Nazionale sulla Politica Energetica in Italia, che l'Università di Bologna organizzerà il prossimo aprile, intervengono sul tema i professori Alberto Clò, Paolo De Castro ed Enrico Lorenzini. Tre voci per un inquadramento tecnologico, economico e politico della questione.
E' passato poco più di un anno dalla notte nera nel sistema energetico italiano. Quel 28 settembre 2003 in cui la rottura di un cavo vicino al confine con la Svizzera lasciò gran parte della penisola al buio. Da allora accuse, repliche, razionamenti e la paura di un giorno troppo caldo, di troppi condizionatori accesi e di un altro crack. Un pericolo che per ora è stato scampato, ma che fa rimanere l'emergenza energetica un tema d'attualità nell'agenda di tecnici e politici, chiamati a fronteggiare una situazione che vede il nostro paese dipendere dalle importazioni per l'80% del proprio fabbisogno.
Di questo si parlerà in una Conferenza Nazionale che l'Università di Bologna ha in programma per il 4 e il 5 aprile. Due giorni di dibattito che partiranno con riflessioni tecnico-scientifiche, ma che si concluderanno con una tavola rotonda a cui siederanno anche politici ed economisti. Sul tavolo della discussione l'uso razionale dell'energia e la valorizzazione delle fonti rinnovabili; l'impatto ambientale, i trasporti e i progetti per lo sviluppo sostenibile; e, infine, i sistemi a rete nella riqualificazione dei network urbani.
Gli interessati e gli esperti del settore possono ancora prendere parte all'iniziativa, sottoponendo, entro il 20 ottobre, le loro memorie (abstract di 20 righe) al Comitato Scientifico coordinato dal prof. Enrico Lorenzini (inviare mail a cesare.biserni@mail.ing.unibo.it). A partire magari dagli spunti offerti da tre docenti dell'Università di Bologna che nel loro percorso accademico e politico hanno affrontato da diverse prospettive la questione energetica del nostro Paese. Alberto Clò, professore di Economia Industriale ed ex Ministro dell'Industria, parte attiva nelle scelte politiche italiane degli anni '90. Paolo De Castro, professore di Economia e Politica Agraria ed ex Ministro dell'Agricoltura, figura capace di rappresentare il punto di vista di un politico esterno alla vicenda. Ed Enrico Lorenzini, professore di Gestione dell'Energia alla Facoltà di Ingegneria, da anni esponente di punta della ricerca nel settore.
Tre esperti, quelli elencati, che si sono confrontati con le ipotesi di ritorno al nucleare, con le potenzialità delle fonti alternative, con i costi economici e ambientali, con le scelte legislative e con le opzioni per il governo del settore. Tre voci al confine tra tecnologia, politica ed economia per gettare luce sul buio creatosi la notte dello scorso 28 settembre.