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Il viaggio. Mito e scienza

Dal 24 febbraio al 3 giugno il Museo di Palazzo Poggi ospiterà una grande mostra dedicata al viaggio. Si tratta del terzo appuntamento espositivo realizzato nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario aldrovandiano.
Caravaggio

Il viaggio come conoscenza di terre lontane, il viaggio come scoperta di un nuovo mondo, il viaggio come elemento che unifica le diversità del mondo.

"Abbiamo scelto il tema del viaggio per l'evento conclusivo delle celebrazioni di Aldrovandi - spiega Walter Tega, direttore del Museo di Palazzo Poggi - perchè Aldrovandi, come uomo di scienza, comprese profondamente la portata dei grandi viaggi, ma anche perchè da Aldrovandi in poi il viaggio scientifico diventa fondamentale". L'esplorazione dell'ignoto, la scoperta di terre nuove, di animali e di piante mai prima viste, la ricerca e la curiosità per l’"altro" e il "diverso" toccano la letteratura, l'arte e la scienza occidentale.

La mostra Il Viaggio. Mito e scienza pone al centro di un ricco e originale percorso espositivo le grandi scoperte geografiche e le spedizioni scientifiche che, tra XV e XVIII secolo - e cioè dal viaggio di Colombo alle esplorazioni di James Cook -consentirono di allargare i confini del mondo e di disvelare completamente la fisionomia del nostro pianeta.

"Il percorso espositivo - spiega il prof. Tega -, magistralmente scandito dagli allestimenti di Mario Brattella e dalle luci di Giuseppe Mastrangelo, presenta tre nuclei fondamentali".

C'è la "stanza dei preziosi", che documenta il tema del viaggio nelle arti figurative. L’arte e la pittura, in particolare, ebbero infatti un peso determinante nella comunicazione - oltre l’ambito ristretto di geografi, navigatori, scienziati, mercanti - delle nuove scoperte. Sono esposti numerosi dipinti, scelti sia per il loro valore artistico, sia per la pertinenza e per il ruolo che ebbero nella documentazione e nella diffusione delle nuove scoperte e delle mutate concezioni del mondo che ne derivarono. Oltre al quadro di Caravaggio, "Fanciullo morso dal ramarro", che segna il passaggio a una nuova visione della natura, si segnalano le opere di Jacopo Zucchi "Allegoria della scoperta dell’America", di Bartolomeo Passarotti "Pescheria", di Pietro Longhi "La lezione di geografia", di Francesco Apollodoro detto il Porcìa "Ritratto di Giovanni Antonio Magini".

In prestito all’esposizione bolognese dal Rijkmuseum di Amsterdam anche un nucleo di importanti dipinti del Seicento olandese che sono testimonianza delle rotte d’oltremare, dei nuovi traffici mercantili e degli esordi  dell’espansione coloniale.


Ma la mostra porta agli occhi del visitatore, in altri due nuclei espositivi, tantissimi oggetti. Disegni, atlanti, mappamondi, carte geografiche e nautiche, strumenti di osservazione e di navigazione, reperti naturalistici, modelli di vascelli. E ancora bussole, portolani, carte, esemplari naturalistici dei nuovi mondi, resoconti di viaggi.

"Particolarmente suggestiva è la stanza dei modelli di vascelli - conclude Tega - che sembrano davvero galleggiare sull'acqua, grazie all'intervento degli allievi dell'Accademia di Belle Arti che hanno realizzato anche uno splendido azulejos (6 metri per 3) sui viaggi di Capitan Cook".

Parte integrante della mostra è infine una sezione multimediale che presenta alcuni documentari dedicati alla navigazione transoceanica, alle attività scientifiche condotte durante le spedizioni, alle tecniche della navigazione a vela.

L'esposizione, promossa dall'Università di Bologna, dal Comitato nazionale aldrovandiano e dal Museo di Palazzo Poggi, è realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. Tra gli enti patrocinatori ci sono anche Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero dell’Università e della Ricerca, Ministero della Pubblicazione Istruzione, Ministero degli Affari Esteri, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, Provincia di Bologna.


A corollario dell'esposizione anche un catalogo edito da Bononia University Press.


La mostra sarà aperta al pubblico da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.30. Il costo di ingresso è di 7 euro, 5 quello ridotto, 2 per gli studenti delle scuole e per gli studenti Unibo. 

Info: tel. 051-2099398 – 051-2099610