Viene così resa operativa la norma già prevista dalla legge finanziaria, fortemente voluta dal Ministro Turco, che ha sottolineato: "lo scopo del provvedimento è quello di valorizzare i giovani ricercatori italiani con specifici finanziamenti che li mettano in grado di fare ricerca e innovazione in modo indipendente. E’ una risposta concreta contro la fuga dei cervelli e per premiare la ricerca italiana a partire da chi la fa sul campo e con l’entusiasmo, la capacità di innovare e di raccogliere sfide difficili. Tutte doti tipiche della gioventù che vogliamo premiare e incentivare".
I destinatari del provvedimento sono tutti i ricercatori in servizio, anche a tempo determinato, presso le strutture del Ssn, le università, gli Irccs e gli altri istituti di ricerca pubblici e privati operanti in Italia.
L’unica condizione per l’accesso ai finanziamenti, oltre l’età, è la garanzia che l’ente o l’impresa nei quali opera il ricercatore s’impegnino formalmente a sostenere il richiedente per tutta la durata del progetto assicurandogli il necessario supporto tecnico e logistico.
Gli ambiti dei progetti da finanziare saranno ispirati a quelli del VII programma quadro europeo (che per la sanità prevede diverse materie tra le quali il miglioramento delle condizioni di salute dei cittadini, la competitività delle industrie europee legate alla salute, l’alimentazione, le biotecnologie, le bioeconomie, le nano scienze e le nanotecnologie).
Tre le tipologie di ricerca ammesse ai finanziamenti: innovativa, valutativa e orientata. E in particolare con lo scopo di:
• favorire lo sviluppo, anche in fase precoce, delle innovazioni prevedendo una forte integrazione tra Irccs, Regioni e Università;
• promuovere il trasferimento dell’innovazione per il governo clinico e per l’ottimizzazione della dimensione organizzativa dei servizi sanitari, con attenzione alla Health Services Research e al Health Technology Assessment;
• acquisire conoscenze e fornire soluzioni innovative per le questioni socio sanitarie emergenti, anche coinvolgendo attivamente le nuove professioni sanitarie.
Il Finanziamento avverrà attraverso bando pubblico del Ministero della Salute secondo modalità predisposte dalla Commissione nazionale per la ricerca sanitaria.
I progetti selezionati saranno resi esecutivi in base a convenzioni tra il Ministero della Salute e i ricercatori.
La selezione delle ricerche è affidata a un Comitato di valutazione composto da dieci ricercatori italiani e stranieri, anch’essi di età inferiore ai 40 anni, nominati, otto dal Ministro della Salute e, due, dal Ministro dell’Università e della Ricerca.
Il Comitato sarà presieduto da una personalità scientifica di chiara fama scelta dal Ministro della Salute, ma anch’essa dovrà avere meno di 40 anni.
(Fonte Ministero della Salute)