Oltre a quella allestita a Palazzo Poggi, c'è un'altra mostra ospitata dall'Università di Bologna nell'ambito delle iniziative di Art City Bologna, la manifestazione che affianca in città la trentasettesima edizione di Arte Fiera. La mostra in questione is chiama "Anatomia Profundae" e sarà ospitata dal 27 gennaio al 24 febbraio all'interno del Museo delle Cere Anatomiche "Luigi Cattaneo". L'ingresso all'esposizione è gratuito per i possessori di biglietto Arte Fiera.
L'esposizione presenta una selezione inedita di opere dell'artista spagnolo Pau Golanò, più noto come scienziato di fama internazionale, scelte per la loro capacità di rappresentare in modo originale e attuale l'integrazione simbolica tra arte e scienza.
Le opere fotografiche di Golanò sono scatti realizzati dal vero di preparati anatomici che l'artista è solito usare nella sua professione di medico, rielaborati in chiave visionaria e innovativa come materiali in grado di diventare e comunicare altro rispetto all'oggetto scientifico che sono soliti rappresentare. Ogni dettaglio, variazione cromatica e decontestualizzazione sono infatti studiati nella fase di produzione, ovvero in preparazione dello scatto e in vista di un preciso immaginario che l'artista vuole suggerire, mentre nessuna rielaborazione avviene in postproduzione.
La mostra, a cura di Rebecca Russo, fondatrice e direttrice artistica del Centro Videoinsight di Torino, è promossa dal Museo delle Cere Anatomiche Luigi Cattaneo e dall'Università di Bologna e si inserisce all'interno del programma di eventi collaterali del più ampio progetto AMEP - Anatomical Models in European Perspective, promosso dalla EACEA - Education, Audiovisual and Culture Executive Agency, di cui il museo bolognese è partner assieme al Museo Boerhaave di Leida (NL) e al Museo Josephine dell'Università di Medicina di Vienna (A).