L’Università di Bologna e la Zhejiang University (Hangzhou, Provincia dello Zhejiang, Cina) hanno siglato un accordo per attivare un laboratorio congiunto di ricerca sulla diagnosi e la conservazione del patrimonio culturale. Il laboratorio avrà doppia sede: in Italia presso il Laboratorio Diagnostico per i Beni Culturali del Dipartimento di Beni Culturali, già attivo nel Campus di Ravenna, e a Hangzhou, dove il laboratorio sarà realizzato presso l’Istituto di Ricerca sui Beni Culturali dell’Università cinese.
La costituzione del laboratorio congiunto rappresenta una opportunità scientifica per la ricerca sui beni culturali del nostro Ateneo. Le attività si focalizzeranno sulla caratterizzazione di materiali da siti archeologici e sulla diagnosi e conservazione di beni culturali di interesse storico archeologico, artistico, archivistico-librario e musicale. I ricercatori italiani affiancheranno i colleghi cinesi nella realizzazione del laboratorio, mettendo a disposizione la propria esperienza e le proprie competenze nel settore delle metodologie scientifiche applicate allo studio del patrimonio culturale.
Tra i primi siti di indagine da cui reperire materiali e impostare azioni finalizzate alla conservazione che l’Università cinese vorrebbe includere, ve ne sono alcuni presenti sulla Via della Seta. Quella che è stata, per due millenni, l’arteria di collegamento tra le civiltà del Mediterraneo ed i regni e imperi cinesi, consentendo la circolazione di merci e di idee, è infatti una ricca fonte di scoperte archeologiche. Il trasferimento di conoscenza coinvolgerà non solo strumentazioni e sistemi avanzati, ma anche la gestione di dati e risultati. Alla ricerca di avanguardia si affiancherà lo sviluppo di programmi di informazione e attività di promozione della diagnosi e conservazione del patrimonio culturale, coinvolgendo anche istituzioni pubbliche e private del settore.
Come è già stato realizzato nel Laboratorio Diagnostico per i Beni Culturali operante nel Campus di Ravenna, lo studio e la ricerca condotti in modo completo e corretto contribuirà alla risoluzione delle complesse e numerose problematiche nel settore dei Beni Culturali.
I due atenei collaborano già da diversi anni e la decisione di attivare il laboratorio congiunto si inserisce nel rinnovo di un accordo quinquennale e nella volontà di intensificare la collaborazione in corso. L’iniziativa è inoltre un'opportunità strategica perché le tematiche del laboratorio si inseriscono nel più ampio contesto delle iniziative individuate come prioritarie nell’ambito della cooperazione bilaterale Italia-Cina.